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Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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TRASPORTO SANITARIO: “TERMINI SCADU-<br />

TI DA DUE MESI: COSÌ SI METTE A RISCHIO<br />

IL FUTURO DI ASSOCIAZIONI E LAVORA-<br />

TORI CHE OPERANO NEL SETTORE” - BAR-<br />

BERINI (PD) CHIEDE L’APPROVAZIONE DEL<br />

REGOLAMENTO PER L’ESERCIZIO<br />

DELL’ATTIVITÀ<br />

Il consigliere regionale del Partito democratico<br />

Luca Barberini interroga la Giunta con risposta<br />

immediata a proposito dei ritardi nell'approvazione<br />

del Regolamento della legge 18/2012 sul<br />

trasporto sanitario, che doveva essere emanato<br />

entro i novanta giorni successivi all'approvazione<br />

della legge stessa. Secondo Barberini occorre<br />

evitare di mettere a rischio il futuro delle associazioni<br />

di volontariato, che sono costrette ad<br />

operare in regime di prorogatio della vecchia<br />

normativa, e degli oltre cento lavoratori che operano<br />

nel settore.<br />

Perugia, 9 aprile 2013 - I termini per<br />

l’approvazione del regolamento che fissa i requisiti<br />

e gli adempimenti necessari per<br />

l’autorizzazione e l’accreditamento all’esercizio<br />

delle attività di trasporto sanitario in <strong>Umbria</strong> sono<br />

scaduti da due mesi: “Occorre intervenire<br />

quanto prima per evitare di mettere a rischio il<br />

futuro delle associazioni e dei lavoratori che operano<br />

nel settore”. Lo chiede il consigliere regionale<br />

del Partito democratico Luca Barberini, in<br />

un’interrogazione a risposta immediata presentata<br />

stamani alla Giunta regionale “per conoscere i<br />

motivi del ritardo e i tempi necessari per<br />

l’approvazione del regolamento di cui all’art. 58<br />

della legge regionale '18/2012'”. “La <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong> – spiega Barberini – ha riconosciuto il<br />

trasporto sanitario come attività di interesse generale,<br />

improntata al rispetto dei principi di universalità,<br />

solidarietà, economicità e appropriatezza<br />

e, per questo, ha stabilito che deve essere<br />

affidato, in via prioritaria, ad associazioni di volontariato<br />

e a organismi senza scopo di lucro<br />

appositamente accreditati con convenzione,<br />

mentre il trasporto non prevalentemente sanitario<br />

va assegnato, tramite concorso, a soggetti<br />

autorizzati e accreditati”. Barberini ricorda che la<br />

legge regionale “18/2012”, ha assegnato alla<br />

Giunta il compito di emanare entro 90 giorni il<br />

regolamento che fissa i requisiti necessari per<br />

l’accreditamento, ma “ancora oggi, a distanza di<br />

cinque mesi, non c’è alcuna traccia di questo atto<br />

fondamentale, rendendo così inapplicabile la<br />

disposizione normativa, impedendo alle aziende<br />

sanitarie la possibilità di affidare le attività di<br />

trasporto alle associazioni di volontariato e alle<br />

onlus che da anni prestano tale servizio con professionalità,<br />

competenza ed economicità, costituendo<br />

un’importante risorsa per il territorio regionale,<br />

sia per le competenze professionali maturate,<br />

sia per la capacità di promuovere<br />

l’aggregazione sociale e di diffondere la cultura<br />

dell’accoglienza e della solidarietà”. “Inoltre –<br />

evidenzia Barberini – tale situazione mette, di<br />

fatto, a rischio il futuro di associazioni come Cro-<br />

sanità<br />

ce Bianca, Croce Rossa e Stella d’Italia, costrette<br />

ad operare in un regime di prorogatio della vecchia<br />

normativa, e degli oltre cento lavoratori<br />

impegnati nel settore che hanno già espresso<br />

grande preoccupazione per il proprio destino”.<br />

Infine, Barberini sottolinea, che “la mancanza di<br />

un regolamento applicativo vanifica l’utilità di<br />

una legge nata per dare una risposta importante<br />

a un intero comparto e di cui mi sono fatto promotore,<br />

insieme al consigliere Smacchi, presentando<br />

un’apposita proposta, nel giugno 2012, poi<br />

recepita nella nuova normativa per il riordino del<br />

servizio sanitario regionale”.<br />

“ILLEGITTIMITÀ NELLA NOMINA DEL DI-<br />

RETTORE GENERALE DELL'AZIENDA OSPE-<br />

DALIERA DI PERUGIA DA PARTE DELLA RE-<br />

GIONE UMBRIA” - UNA INTERROGAZIONE<br />

DI ROSI (PDL)<br />

Il consigliere Maria Rosi (Pdl) ha presentato una<br />

interrogazione alla Giunta regionale per chiedere<br />

conto della nomina di Walter Orlandi a direttore<br />

generale dell'Azienda ospedaliera “S. Maria della<br />

Misericordia” di Perugia e del trasferimento di<br />

Sandro Fratini dalla Asl 3 di Foligno all'Azienda<br />

ospedaliera di Terni. Secondo Rosi la prima violerebbe<br />

il limite massimo dei 10 anni per i direttori<br />

generali e il secondo sarebbe avvenuto a ridosso<br />

della nomina, “forse per ovviare ad una sua eventuale<br />

incompatibilità”.<br />

Perugia, 9 aprile 2013 – Il consigliere regionale<br />

del Popolo della libertà Maria Rosi ha presentato<br />

una interrogazione alla Giunta di Palazzo Donini,<br />

relativamente alla nomina di Walter Orlandi a<br />

direttore generale dell'Azienda ospedaliera<br />

'S.Maria della Misericordia' di Perugia e al trasferimento<br />

di Sandro Fratini dalla Asl 3 di Foligno<br />

all'Azienda ospedaliera di Terni. A proposito del<br />

direttore generale dell'Azienda ospedaliera di<br />

Perugia Maria Rosi vuole per sapere quali sono le<br />

motivazioni per le quali tra i requisiti previsti<br />

nell'avviso allegato alla delibera di Giunta<br />

n.532/2012 non è stato inserito che “le funzioni<br />

di direttore generale non possono essere esercitate<br />

per un periodo superiore a dieci anni”. Il<br />

motivo per cui gli uffici regionali, unitamente alla<br />

Giunta ed al presidente della <strong>Regione</strong>, non hanno<br />

rispettato le disposizioni contenute in una normativa<br />

vigente da quasi 15 anni, che prevede<br />

una specifica prescrizione sui requisiti che devono<br />

possedere gli aspiranti direttori generali. La<br />

ragione per cui l'apposita Commissione di valutazione<br />

non ha rilevato il difetto di tale requisito.<br />

L'esponente dell'opposizione ricorda che “l'articolo<br />

16 della legge regionale 18/2012 (Ordinamento<br />

del sistema sanitario regionale) stabilisce che<br />

'le funzioni di direttore generale non possono<br />

essere esercitate per un periodo superiore ai<br />

dieci anni' e che tale disposizione era già contenuta<br />

nella previgente legge regionale 3/1998,<br />

nonché nella legge regionale 6/2011. In occasione<br />

dei lavori della competente commissione con-<br />

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