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Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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Economia/lavoro<br />

da esposizione all'amianto presente nell'ambiente<br />

di lavoro”. Con la propria iniziativa, Cirignoni<br />

intende appurare se l'assessorato regionale sia a<br />

conoscenza “della problematica amianto segnalata<br />

dal Comitato dei lavoratori 'Merloni', e se l'Asl<br />

competente si sia attivata anche tramite l'Arpa<br />

regionale al fine di fare le opportune e urgenti<br />

verifiche nei siti umbri”. Cirignoni sollecita l'intervento<br />

dell'Esecutivo “per garantire un sostegno<br />

all'azione promossa da questi lavoratori, e<br />

perché essi non debbano 'mendicare' il riconoscimento<br />

di quanto è un loro preciso diritto. Come<br />

segnalato dal Comitato lavoratori Merloni e<br />

dal loro legale – spiega l'esponente del Carroccio<br />

-, gli 87 operai umbri che protocollarono 12 mesi<br />

fa le loro denunce all'Inail solo in questi giorni<br />

hanno ottenuto una risposta, con la quale, di<br />

fatto, l'Inail esclude sue competenze in merito”.<br />

Quello della presenza di amianto nell'ambiente di<br />

lavoro e le denunce degli operai “rimaste inascoltate”<br />

è, a giudizio di Cirignoni “un altro punto<br />

oscuro della vicenda Merloni che va ad aggiungersi<br />

all'abnorme sottovalutazione (oltre 40 milioni<br />

di euro) del complesso dei tre rami d'azienda<br />

registrata in questi giorni dal perito nominato<br />

dal Tribunale fallimentare di Ancona. A ciò – conclude<br />

il capogruppo della Lega - si aggiunge il<br />

mancato rispetto dell'accordo per il mantenimento<br />

dei livelli occupazionali da parte di chi beneficiò<br />

della sottovalutazione del complesso dei rami<br />

d'azienda acquistati, mentre come segnalato dal<br />

Comitato dei lavoratori, risulterebbero impegnati<br />

solo una piccola parte dei 700 lavoratori, ed un<br />

quinto dei macchinari utilizzati per la produzione<br />

sarebbe già pronto per essere svenduto in qualche<br />

paese in via di sviluppo”.<br />

PERUGIA–ANCONA: “RISCHIO DI UN 'CON-<br />

CORDATO DEL CONCORDATO'. SCONGIURA-<br />

RE L'IPOTESI CHE LA SITUAZIONE DI 'IM-<br />

PRESA SPA' ABBIA RIPERCUSSIONI IRRE-<br />

PARABILI SU CHI VANTA ANCORA CREDITI”<br />

- NOTA DI SMACCHI (PD)<br />

Il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) torna<br />

a parlare dell'asse viario Perugia-Ancona ed in<br />

particolare dei cantieri umbri dell'infrastruttura<br />

dove nei prossimi giorni riprenderanno i lavori<br />

“anche grazie al saldo dei lavori eseguiti al 28<br />

febbraio 2013 che Quadrilatero verserà al general<br />

contractor Dirpa”. Smacchi evidenza la permanenza<br />

di alcune difficoltà da parte delle imprese<br />

subappaltatrici, fornitori e liberi professionisti<br />

che “ancora devono riscuotere i crediti del<br />

concordato della Baldassini Tognozzi Pontello<br />

(B.T.P)”, e fa sapere di aver presentato un'interrogazione<br />

alla Giunta regionale per conoscere,<br />

tra l'altro, i dati relativi a tutte le imprese ed i<br />

professionisti che devono vedere ancora liquidate<br />

le spettanze del concordato B.T. P. .<br />

Perugia, 24 aprile 2013 - “Dopo la mobilitazione<br />

delle ultime settimane, sembra che entro i primi<br />

giorni del mese di Maggio riprenderanno i lavori<br />

nei cantieri umbri dell'asse viario Perugia–<br />

Ancona, il tutto anche grazie al saldo dei lavori<br />

eseguiti al 28 febbraio 2013 che Quadrilatero<br />

verserà al general contractor Dirpa”. Così, in una<br />

nota, il consigliere regionale Andrea Smacchi<br />

(Pd) che fa rilevare come, nonostante ciò, permangano<br />

ancora “difficoltà che vanno aggredite<br />

e risolte, tra le quali quelle che si trovano ad<br />

affrontare imprese subappaltatrici, fornitori e<br />

liberi professionisti che ancora devono riscuotere<br />

i crediti del concordato della Baldassini Tognozzi<br />

Pontello (B.T.P)”. Smacchi ricorda che “Impresa<br />

spa, subentrata alla BTP ad inizio 2012, ha infatti<br />

a sua volta fatto richiesta di concordato preventivo<br />

in continuità, ed il prossimo 5 maggio il Tribunale<br />

dovrebbe esprimersi in merito. In questo<br />

contesto – prosegue l'esponente del Pd - molte<br />

imprese subappaltatrici, fornitori e liberi professionisti<br />

potrebbero trovarsi nelle condizioni di<br />

subire un 'concordato del concordato', con conseguenze<br />

irreparabili che potrebbero mettere a<br />

repentaglio la loro stessa ragion d'essere. Tale<br />

eventualità – sottolinea - va nella maniera più<br />

assoluta scongiurata”. Il consigliere del Pd annuncia<br />

quindi la presentazione di una interrogazione<br />

urgente alla Giunta regionale al fine di conoscere<br />

“i dati relativi a tutte le imprese ed i<br />

professionisti che devono vedere ancora liquidate<br />

le spettanze del concordato B.T P. , e quali sono<br />

le iniziative che la stessa intende mettere in<br />

campo per evitare danni irreparabili ad imprese,<br />

fornitori e professionisti anche della nostra regione.<br />

La <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, che è socio della Società<br />

Quadrilatero – conclude Smacchi – ha il<br />

dovere, per quanto di sua competenza, di tutelare<br />

i lavoratori e le imprese che, pur avendo prestato<br />

la loro opera o fornito materie prime, ad<br />

oggi non hanno avuto il dovuto riconoscimento<br />

economico”.<br />

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