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Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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DUATO COME DIPARTIMENTO DEA DI PRI-<br />

MO LIVELLO”<br />

Perugia, 17 aprile 2013 – “Ci sono esami per i<br />

quali vengono fissati termini di attesa di oltre un<br />

anno. Sono necessarie soluzioni per rendere tollerabili<br />

i tempi necessari per esami, visite e controlli<br />

dando al tempo stesso certezza del mantenimento<br />

del ruolo di polo di emergenza/urgenza<br />

per l'ospedale di Gubbio - Gualdo Tadino”. Questa<br />

la richiesta avanzata, con una interrogazione<br />

a risposta immediata discussa questa mattina<br />

durante la seduta di Question time del <strong>Consiglio</strong><br />

regionale, dal consigliere regionale Orfeo Goracci<br />

(Comunista umbro). A Goracci, che evidenziava<br />

inoltre il rischio che “l'ospedale di Gubbio –<br />

Gualdo possa soccombere in quanto punto dell'emergenza/urgenza<br />

a beneficio del nosocomio<br />

di Città di Castello” e che “esiste un profondo<br />

disagio per i tempi lunghissimi di attesa richiesti<br />

ai cittadini che i cittadini eugubini devono attendere<br />

per alcune visite specialistiche” ha risposto<br />

l'assessore regionale alla sanità Franco Tomassoni,<br />

spiegando che “il problema delle liste di<br />

attesa è complesso, con molti risvolti, sul quale<br />

stiamo lavorando con una certa alacrità, ed abbiamo<br />

anche ottenuto dei buoni risultati. Devo<br />

dire, però, che con i Raggruppamenti di Attesa<br />

Omogenei (Rao) noi diamo al cittadino una garanzia,<br />

e cioè che nel momento della prestazione,<br />

se il medico di base ritiene che quell’esame<br />

vada fatto con urgenza alta, media o bassa, in<br />

base all’entità e alla gravità della patologia, come<br />

sistema sanitario regionale garantiamo che<br />

questo venga fatto in tre giorni, in sette giorni,<br />

oppure in trenta giorni. Se la prescrizione non<br />

contiene il concetto dell’urgenza, quell’esame<br />

viene rinviato alla disponibilità temporali che il<br />

sistema sanitario regionale ha nei confronti di<br />

quel determinato accertamento diagnostico. Sulla<br />

questione del presidio di Branca, l’Ospedale è<br />

stato individuato dall’allegato alla legge regionale<br />

sul riordino del sistema sanitario regionale e<br />

dell’offerta dei servizi, come Dipartimento Dea di<br />

primo livello, e questo anche perché<br />

quell’ospedale aveva tutti i requisiti e gli standard<br />

per poter essere individuato come tale”. Il<br />

consigliere Goracci si è detto “totalmente insoddisfatto”<br />

della risposta ottenuta, rilevando che “ci<br />

sono tanti esami diagnostici per i quali il medico<br />

prescrive, il cittadino va al Cup, e si trova mesi e<br />

mesi di attesa. Un caso per tutti: un esame senologico<br />

completo richiesto il 1 marzo scorso e<br />

fissato per il 6 giugno 2014. Questo è un modo<br />

di affossare la sanità pubblica e di dare preoccupazione<br />

ai cittadini che nelle condizioni economiche<br />

in cui si trovano cominciano a curarsi di meno<br />

perché non ci sono i soldi a partire il ticket”.<br />

QUESTION TIME (4) : “PROCEDERE RAPI-<br />

DAMENTE ALLA NOMINA DEL NUOVO PRI-<br />

MARIO DI CHIRURGIA A SPOLETO” - ZAF-<br />

FINI (FD'I) INTERROGA TOMASSONI CHE<br />

ANNUNCIA: “ENTRO 40 GIORNI SI PROCE-<br />

DERÀ ALLA SCELTA”<br />

sanità<br />

Perugia, 17 aprile 2013 - “Non c'è semplicemente<br />

l'esigenza di coprire un posto, dobbiamo trovare<br />

una professionalità in grado di mantenere<br />

gli alti livelli che grazie a Luciano Casciola si sono<br />

realizzati nell'ospedale di Spoleto. Su questo<br />

saremo particolarmente attenti e pressanti perché<br />

un primariato come quello di cui stiamo parlando<br />

determina la vita stessa dell’ospedale il<br />

buon andamento di una struttura encomiabile,<br />

che deve essere presidiata nel servizio sanitario<br />

regionale”. Così Franco Zaffini (Fd'I) ha spiegato<br />

l'urgenza, posta alla Giunta di Palazzo Donini con<br />

una interrogazione a risposta immediata illustrata<br />

oggi nell'Aula del <strong>Consiglio</strong> regionale, della<br />

nomina di un nuovo primario per il reparto di<br />

chirurgia dell'ospedale S. Matteo degli infermi di<br />

Spoleto. L'assessore Franco Tomassoni ha replicato<br />

all'interrogante spiegando che “al momento<br />

c’è un facente funzioni. Questa è una soluzione<br />

di tipo provvisorio ma il Piano strategico, che<br />

dovrà essere oggetto di proposta da parte del<br />

direttore generale di quella Asl (entro 30/40<br />

giorni da oggi) conterrà una risposta a questa<br />

esigenza. Dobbiamo trovare le qualifiche e le<br />

specificità professionali perché si possa rispondere<br />

anche a quella tipicizzazione chirurgica che<br />

presso quell’ospedale ha avuto fino ad oggi notevole<br />

importanza. Non oltre i tempi che ho detto<br />

quindi il problema dovrà essere risolto, anche<br />

attraverso un confronto con le istituzioni locali”.<br />

Zaffini ha infine auspicato che “il confronto sia<br />

allargato all'associazionismo locale che, a Spoleto<br />

è molto attivo. Una raccolta di firme corposa<br />

che dà il senso della preoccupazione che c’è nella<br />

città sul mantenimento delle peculiarità e delle<br />

eccellenze dell’ospedale di Spoleto. Noi oggi non<br />

dobbiamo semplicemente coprire un posto – ha<br />

concluso Zaffini -, dobbiamo trovare, una professionalità<br />

in grado di mantenere gli alti livelli che<br />

grazie a Luciano Casciola si sono realizzati in<br />

quel nosocomio. Su questo noi saremo particolarmente<br />

attenti e pressanti”.<br />

QUESTION TIME (5) - TRASPORTO SANITA-<br />

RIO: “APPROVARE ENTRO MAGGIO IL RE-<br />

GOLAMENTO PER L'ESERCIZIO DELL'ATTI-<br />

VITÀ” - A BARBERINI (PD) LE RASSICURA-<br />

ZIONI DELL'ASSESSORE ALLA SANITÀ TO-<br />

MASSONI<br />

Perugia, 17 aprile 2013 - “I termini per<br />

l’approvazione del regolamento che fissa i requisiti<br />

e gli adempimenti necessari per<br />

l’autorizzazione e l’accreditamento all’esercizio<br />

delle attività di trasporto sanitario in <strong>Umbria</strong> sono<br />

scaduti da due mesi: Occorre intervenire<br />

quanto prima per evitare di mettere a rischio il<br />

futuro delle associazioni e dei lavoratori che operano<br />

nel settore”. È quanto ha rimarcato Luca<br />

Barberini (Pd) nella sua interrogazione attraverso<br />

la quale ha chiesto alla Giunta di “i motivi del<br />

ritardo e i tempi necessari per l’approvazione del<br />

regolamento di cui all’art. 58 della legge regiona-<br />

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