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Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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“MEDICI SPECIALIZZANDI IN TUTTE LE USL<br />

DELL'UMBRIA E RAZIONALIZZAZIONE DI<br />

DIPARTIMENTI E STRUTTURE COMPLESSE”<br />

- IN TERZA COMMISSIONE INFORMATIVA<br />

SULLA CONVENZIONE CON L'UNIVERSITÀ<br />

L'assessore regionale alla sanità Franco Tomassoni<br />

ha illustrato in Terza Commissione i contenuti<br />

della proposta di convenzione Università-<br />

<strong>Regione</strong> nel comparto sanità recentemente preadottata<br />

dall'Esecutivo regionale. I due enti saranno<br />

paritari nella gestione delle aziende ospedaliere;<br />

stesso trattamento economico dei dipendenti,<br />

specializzandi in tutte le strutture sanitarie<br />

umbre (non solo nelle due aziende ospedaliere)<br />

e primari che faranno da tutor. Il processo<br />

di razionalizzazione delle aziende ospedaliere<br />

prevede inoltre 10 Dipartimenti interaziendali al<br />

posto dei 21 attuali e una riduzione del 10-12<br />

per cento delle strutture complesse.<br />

Perugia, 2 aprile 2013 - “La convenzione con<br />

l'Università non è firmata, la Giunta regionale ha<br />

preadottato la bozza di un accordo su cui ci dovrà<br />

essere la fase di partecipazione e successivamente<br />

il passaggio in Commissione, ma già<br />

ora possiamo affermare che si tratta di un documento<br />

di valore strategico per il Servizio sanitario<br />

regionale poiché prevede una nuova forma di<br />

collaborazione tra <strong>Regione</strong> ed Università, che<br />

definirei fortemente integrata e alla pari per<br />

quanto riguarda la gestione delle aziende ospedaliere”:<br />

lo ha detto stamani l'assessore Franco<br />

Tomassoni in una informativa ai membri della<br />

Terza Commissione consiliare di Palazzo Cesaroni,<br />

presieduta da Massimo Buconi.<br />

L'assessore alla salute ha spiegato che il protocollo<br />

“si basa su un sistema di assoluta reciprocità,<br />

innanzitutto per quanto riguarda il personale:<br />

il dipendente dell'Azienda ospedaliera universitaria<br />

avrà lo stesso trattamento economico e i medesimi<br />

obblighi e vantaggi dei dipendenti, salvo<br />

diritti acquisiti. Poi per ciò che attiene alla formazione,<br />

da gestire in maniera paritaria fra Università<br />

e <strong>Regione</strong>: gli specializzandi saranno utilizzati<br />

su tutti gli ospedali della regione, non solo<br />

presso le due aziende ospedaliere. Al tempo<br />

stesso i professionisti ospedalieri diventeranno<br />

tutor dei tirocinanti”. “Le grandi novità – ha detto<br />

il direttore generale della Sanità umbra, Emilio<br />

Duca - sono sostanzialmente due: la prima è che<br />

ci saranno a rotazione specializzandi in tutte le<br />

strutture sanitarie del territorio, sia nelle Usl che<br />

nelle Aziende ospedaliere; la seconda riguarda la<br />

razionalizzazione di tutta l'organizzazione: ci<br />

saranno due DEA autonomi (dipartimenti di emergenza-accettazione),<br />

uno a Perugia e uno a<br />

Terni, mentre il numero dei Dipartimenti di assistenza<br />

integrata (DAI) scenderà a 10 dipartimenti<br />

interaziendali (erano 21, di cui 9 a Perugia e<br />

12 a Terni, ndr). C'è anche la volontà – ha aggiunto<br />

– di ridurre le attuali 94 strutture complesse<br />

(quelle con primario, ndr) di almeno il 10-<br />

12 per cento”.<br />

sanità<br />

“LA REGIONE AUTORIZZI L’ASL 2 ALLA CO-<br />

PERTURA DEL PRIMARIATO DI CHIRURGIA<br />

DELL'OSPEDALE DI SPOLETO” - ZAFFINI<br />

(FRATELLI D'ITALIA) INTERROGA LA GIUN-<br />

TA<br />

Il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Franco<br />

Zaffini, ha presentato una interrogazione alla<br />

Giunta regionale nella quale chiede all'Esecutivo<br />

di Palazzo Donini di riferire sui tempi e i modi per<br />

il rilascio dell’autorizzazione all’Asl 2 per avviare<br />

la procedura di selezione del futuro primario.<br />

Sostanzialmente, Zaffini chiede alla <strong>Regione</strong> di<br />

provvedere, “con la massima urgenza” alla copertura<br />

del primariato di chirurgia dell’ospedale<br />

di Spoleto “per garantire il mantenimento degli<br />

standard qualitativi consolidati, non solo di chirurgia<br />

generale, ma anche di tutti i reparti del<br />

presidio ad essa strettamente correlati”.<br />

Perugia, 3 aprile 2013 - “La <strong>Regione</strong> deve procedere<br />

con la massima urgenza alla copertura del<br />

primariato di chirurgia dell’ospedale di Spoleto<br />

per garantire il mantenimento degli standard<br />

qualitativi consolidati, non solo di chirurgia generale,<br />

ma anche di tutti i reparti del presidio ad<br />

essa strettamente correlati”. Così il capogruppo<br />

di Fd'I, Franco Zaffini, che ha presentato una<br />

interrogazione alla Giunta regionale con la quale<br />

chiede all'esecutivo di Palazzo Donini di riferire<br />

sui tempi e i modi per il rilascio<br />

dell’autorizzazione all’Asl 2 per avviare la procedura<br />

di selezione del futuro primario.<br />

“L’inadempienza della <strong>Regione</strong> – afferma Zaffini<br />

– che ha, peraltro, disertato l’incontro con<br />

l’Amministrazione comunale e le associazioni,<br />

svoltosi la scorsa settimana, non lascia ben sperare<br />

circa le intenzioni della Giunta riguardo al<br />

futuro del San Matteo degli infermi. È ora quindi<br />

– prosegue il consigliere – che da Palazzo Donini<br />

si forniscano indicazioni chiare sulle prospettive<br />

del nosocomio spoletino, illustrando, nel quadro<br />

di razionalizzazione della rete sanitaria regionale,<br />

quali saranno le eccellenze che si intendono<br />

mantenere al San Matteo”. “Un conto – afferma<br />

ancora Zaffini – è procedere all’integrazione dei<br />

presidi ospedalieri dislocati sull’intero territorio<br />

regionale razionalizzando servizi e strutture, altra<br />

cosa è optare deliberatamente, quanto subdolamente,<br />

per il depauperamento di alcune<br />

strutture a vantaggio di altre. Spoleto – rimarca<br />

- vanta un reparto di chirurgia robotica e mininvasiva<br />

che rappresenta un fiore all’occhiello per<br />

l’intero sistema sanitario regionale, lasciare vacante<br />

il posto da primario di chirurgia generale<br />

significa mettere a repentaglio l’esistenza stessa<br />

di queste due specialità, ipotesi da rigettare se si<br />

pensa ad una sanità da standard elevati ed equamente<br />

distribuita sul territorio. A questo punto<br />

– conclude Zaffini – mi auguro che l’assessore<br />

e la presidente della <strong>Regione</strong> rispondano nella<br />

prima seduta utile di <strong>Consiglio</strong> regionale alla mia<br />

interrogazione, fornendo indicazioni e rassicurazioni<br />

adeguate per Spoleto ed i suoi cittadini”.<br />

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