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Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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Economia/lavoro<br />

il regolamento regionale in vigore, il contributo<br />

destinato alle famiglie dei lavoratori vittime di<br />

incidenti mortali sul lavoro”. Il capogruppo del<br />

Carroccio si dice comunque soddisfatto perché<br />

l'esecutivo di Palazzo Donini, “grazie al pressing<br />

della Lega, ha con propri fondi deciso di sanare<br />

la vergognosa e inaccettabile situazione per la<br />

quale decine di famiglie umbre colpite da un evento<br />

così grave e traumatico sono in attesa da<br />

anni di un contributo”.<br />

Perugia, 2 aprile 2013 - In Commissione consiliare<br />

abbiamo convintamente confermato il nostro<br />

parere negativo alla proposta della Giunta regionale<br />

tesa a ridurre drasticamente, cambiando il<br />

regolamento regionale in vigore, il contributo<br />

destinato alle famiglie dei lavoratori vittime di<br />

incidenti mortali sul lavoro”. Così il capogruppo<br />

della Lega Nord, Gianluca Cirignoni che afferma<br />

di apprendere comunque con soddisfazione che<br />

l'Esecutivo di Palazzo Donini “grazie al pressing<br />

che facemmo mesi fa in Commissione, ha con<br />

propri fondi deciso di sanare la vergognosa e<br />

inaccettabile situazione per la quale decine di<br />

famiglie umbre colpite da un evento così grave e<br />

traumatico sono in attesa da anni di un contributo<br />

che, nello spirito della legge regionale, avrebbe<br />

dovuto essere erogato celermente per coprire<br />

le spese urgenti. L'esponente regionale del Carroccio<br />

rimarca come “fatto positivo che la <strong>Regione</strong><br />

<strong>Umbria</strong>, in un periodo nero come questo, sia<br />

riuscita a trovare nel bilancio regionale le somme,<br />

peraltro esigue, necessarie per sanare quello<br />

che per anni il comitato che gestisce il fondo non<br />

è riuscito a reperire per famiglie così gravemente<br />

colpite. Questo – aggiunge il capogruppo leghista<br />

- deve stimolare una riflessione sul funzionamento<br />

e l'utilità del comitato stesso, e sul ruolo ignobile<br />

che dopo la creazione del fondo ha avuto la<br />

politica regionale, colpevole di disinteresse e<br />

artefice, a questo punto, di un'operazione meramente<br />

mediatica della quale, come conferma il<br />

tentativo di ridurre il contributo, sembra essersi<br />

già pentita”. Per Cirignoni, dunque, “mentre il<br />

contributo regionale alle famiglie non deve essere<br />

ridotto, urge modificare la legge istitutiva del<br />

fondo, eliminando il comitato di gestione e deputando<br />

direttamente l'assessorato regionale competente<br />

e i suoi dirigenti alla gestione del fondo<br />

stesso e all'erogazione dei contributi”.<br />

MORTI SUL LAVORO: “RECEPITE LE MIE<br />

SOLLECITAZIONI. ORA OCCORRE MODIFI-<br />

CARE LA LEGGE PER METTERLA IN SINTO-<br />

NIA CON IL NUOVO QUADRO ECONOMICO E<br />

SOCIALE, GARANTENDO CONTINUITÀ” -<br />

NOTA DI SMACCHI (PD)<br />

Il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd)<br />

commenta i lavori della Terza Commissione, che<br />

ieri ha approvato le modifiche al regolamento di<br />

attuazione per l'erogazione dei fondi ai familiari<br />

delle vittime di incidenti sul lavoro. Per Smacchi,<br />

che vede accolte le osservazioni avanzate, gli<br />

altri soggetti interessati devono dimostrare la<br />

stessa sensibilità della <strong>Regione</strong>, mettendo a disposizione<br />

la loro quota dei fondi previsti dalla<br />

legge.<br />

Perugia, 3 aprile 2013 - “Con l'approvazione in<br />

Terza Commissione delle modifiche al regolamento<br />

di attuazione per l'erogazione dei fondi ai<br />

familiari delle vittime di incidenti sul lavoro, vengono<br />

accolte le osservazioni che avevo presentato<br />

a suo tempo rispetto alla necessità di dare<br />

risposte tempestive alle 18 famiglie che ancora<br />

erano in attesa del contributo loro spettante”.<br />

Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd)<br />

l'esito dell'incontro di ieri. “Ovviamente – aggiunge<br />

Smacchi - tale modifica, che riduce ma<br />

assicura i contributi, non va intesa come risolutiva;<br />

andrà invece rivista e modificata la legge<br />

regionale '1/2008' istitutiva del fondo regionale<br />

anche in virtù della difficile congiuntura economica<br />

che ha nei fatti determinato il mancato versamento<br />

al fondo da parte di tanti sottoscrittori<br />

del protocollo. Con i 180mila euro stanziati la<br />

<strong>Regione</strong> finanziato le pratiche fino al 31 dicembre<br />

2012, mentre altri 100mila euro sono stati stanziati<br />

per l'anno 2013. Ora è necessario al più<br />

presto riconvocare il tavolo con le parti sociali e<br />

le associazioni di categoria per ridefinire criteri e<br />

quote di adesione al fondo, l'unica cosa da non<br />

fare infatti è pensare di poterne fare a meno”.<br />

“La <strong>Regione</strong> ha dato un segnale forte – conclude<br />

Andrea Smacchi - impegnando concretamente<br />

nuove risorse, ora tocca a tutti gli altri soggetti<br />

interessati dimostrare la medesima sensibilità,<br />

perché se è vero che la crisi morde, non possiamo<br />

in ogni caso dimenticarci dei più deboli e di<br />

chi soffre per la perdita sul lavoro di una persona<br />

cara”.<br />

“L'ACCIAIO AL CENTRO DELLE POLITICHE<br />

DI SVILUPPO IN ITALIA E IN EUROPA” -<br />

PER NEVI (PDL) “INCORAGGIANTI ANCHE<br />

PER TERNI E L’UMBRIA” LE PAROLE DEL<br />

VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE<br />

EUROPEA TAJANI<br />

Perugia, 3 aprile 2013 - “Le parole del vice presidente<br />

della Commissione Europea, Antonio<br />

Tajani alla inaugurazione del Salone dell’Acciaio<br />

di Milano, con le quali ha chiarito che utilizzerà<br />

tutto il suo potere politico–istituzionale per far si<br />

che questo settore sia ancora centrale per le<br />

politiche di sviluppo in Italia e in Europa, rappresentano<br />

un grande incoraggiamento anche per<br />

Terni e l’<strong>Umbria</strong>”. Così Raffaele Nevi (capogruppo<br />

Pdl) il quale sottolinea che Terni e Taranto, rappresentano<br />

i due poli siderurgici italiani più importanti<br />

e che “entrambi stanno attraversando<br />

fasi diverse ma ugualmente delicate”. Nevi definisce<br />

positivo il fatto che “chi si accinge ad acquistare<br />

l'acciaieria ternana sa che avrà a fianco<br />

la Commissione Europea. E, speriamo – conclude<br />

-, anche un Governo con una linea altrettanto<br />

chiara e di grande attenzione alle problematiche<br />

dell’industria manifatturiera italiana che, come<br />

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