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Eziologia, Diagnosi e Terapia della Sordita' Infantile Preverbale - AOOI

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La protesizzazione nell’infanzia<br />

Fig. 10. Soppressore automatico del feed-back. Il feed-back in uscita dal condotto uditivo<br />

esterno viene raccolto dal microfono <strong>della</strong> protesi ed analizzato. Ad esso viene sommato<br />

un segnale digitale di fase opposta. Il segnale in uscita risulta privo delle componenti in<br />

frequenza responsabili del feed-back, mentre l’amplificazione delle altre frequenze resta<br />

invariata.<br />

male dinamica del parlato è nell'ordine di 30 dB (i livelli di intensità variano<br />

attorno alla media di +12 e -18dB; Elberling e coll.,1993), in questo<br />

caso almeno metà di informazione acustica, quella con livelli di intensità<br />

inferiori, anche se amplificata, non è udibile. Aumentando ulteriormente<br />

l'amplificazione ci si può aspettare di rendere udibili anche le porzioni<br />

spettrali a bassa intensità del parlato, ma nel contempo si rendono fastidiose,<br />

se non dannose (trauma acustico) le porzioni di più alta intensità<br />

(Macrae, 1994). Una limitazione di uscita massima regolata in relazione<br />

al livello del fastidio può causare d'altra parte una ridotta dinamica complessiva<br />

del segnale (Verschuure e coll, 1996; Dillon , 1996).<br />

Trasformare i valori di soglia tonale da dB HL a dB SPL aiuta a definire<br />

meglio le relazioni fra spettro del parlato e dinamica uditiva. (Fig.12).<br />

Nell'esempio al centro <strong>della</strong> figura, un'amplificazione lineare con limitazione<br />

dell'uscita massima evita che alcune porzioni del parlato eccedano<br />

la soglia del fastidio (UCL), ma allo stesso tempo molta informazione<br />

spettrale a bassa intensità non risulta udibile, rimanendo al di sotto <strong>della</strong><br />

soglia uditiva. In queste condizioni la intelligibilità verbale non può essere<br />

perfetta. Le protesi a tecnologia evoluta dovrebbero amplificare il<br />

segnale in modo da assicurarne non solo la completa udibilità, ma anche<br />

la “normalizzazione” percettiva delle sue caratteristiche acustiche, così<br />

da compensare le distorsioni proprie <strong>della</strong> cocleopatia. L'esempio a<br />

destra illustra gli effetti di un amplificazione non lineare del parlato: l'inte-<br />

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