Eziologia, Diagnosi e Terapia della Sordita' Infantile Preverbale - AOOI
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Le protesi per via ossea nella sordità infantile<br />
Nella nostra esperienza, presso l’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di<br />
Roma, dal 1995 abbiamo inserito nel protocollo di trattamento delle otodisplasie,<br />
con atresia auris bilaterale, l’utilizzo di protesi tipo BAHA ® in<br />
epoca preverbale, sia in via propedeutica ad una riabilitazione chirurgica,<br />
sia in via definitiva in quei casi in cui la gravità <strong>della</strong> malformazione controindica<br />
un intervento ricostruttivo anche in futuro.<br />
Dopo una precoce protesizzazione nei primi mesi di vita mediante<br />
Softband Baha, dai 2-3 anni di vita in poi, i bambini affetti da atresia auris<br />
bilaterale non operabile o in attesa di correzione chirurgica vengono sottoposti<br />
ad una selezione per l’impianto di un BAHA ® .<br />
Questo prevede in prima istanza un attento counselling con i genitori, al<br />
fine di chiarire gli aspetti relativi all’intervento (che nei più piccoli si preferisce<br />
fare in 2 tempi), alla manutenzione (medicazioni e pulizia) che gli<br />
stessi genitori dovranno eseguire in futuro ed alle aspettative funzionali e<br />
di qualità di vita del piccolo paziente.<br />
La valutazione audiologica deve prevedere un’audiometria tonale in cuffia,<br />
in grado di definire con accuratezza la soglia di conduzione ossea,<br />
che rimane la più rilevante nella valutazione preoperatoria; questa deve<br />
dimostrare una ipoacusia di natura prevalentemente trasmissiva, di grado<br />
medio–grave, con una via ossea non superiore ai 45dB di media sulle<br />
frequenze di 0.5, 1, 2 e 3 KHz. Un ulteriore test, eseguibile nei pazienti<br />
più collaboranti, prevede l’uso del “test rod”: un cilindro in plexiglas nel<br />
quale è inserito un pilastro per BAHA ® ; una volta connessa la protesi si fa<br />
stringere al bambino il cilindro in plexiglas tra i denti e si valuta la “sensazione<br />
sonora soggettiva”.<br />
I candidati all’intervento devono eseguire una TC dei temporali ad alta<br />
definizione per accertare un adeguato spessore <strong>della</strong> teca cranica, il<br />
decorso del seno laterale ed eventuali malformazioni dell’orecchio interno.<br />
Appare d’obbligo a questo punto una breve digressione sulle malformazioni<br />
congenite dell’orecchio e sulla strategia riabilitativa, chirurgica e protesica.<br />
Classificazione delle Otodisplasie<br />
Le malformazioni congenite dell’orecchio esterno e medio sono di riscontro<br />
relativamente raro, interessando un caso ogni 10.000 nascite nei<br />
paesi occidentali.<br />
Le forme monolaterali sono le più frequenti, avendo un rapporto di 6:1<br />
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