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Eziologia, Diagnosi e Terapia della Sordita' Infantile Preverbale - AOOI

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La riabilitazione delle sordità preverbali<br />

luppo delle abilità linguistiche. Questi prerequisiti devono essere opportunamente<br />

stimolati affinché emergano o, se già presenti, si consolidino<br />

ulteriormente. In particolare, lavorando nell’ambito delle prime categorie<br />

bersaglio di introduzione al suono e di basi <strong>della</strong> percezione e produzione<br />

linguistica proposte dal protocollo dobbiamo sviluppare:<br />

attenzione condivisa: il bambino e l’adulto condividono l’attenzione<br />

guardando uno stesso oggetto o evento esterno, se il bambino non ha<br />

questa capacità va allenato cercando di fargli seguire lo sguardo dell’adulto<br />

verso un oggetto eventualmente usando come rinforzo il gesto indicativo,<br />

è stato infatti dimostrato da alcuni studi (Butterworth e Grover<br />

1990) che per il bambino è più facile individuare quello che l’adulto sta<br />

guardando quando usa contemporaneamente il gesto indicativo;<br />

turno comunicativo: il bambino deve essere guidato ad alternarsi con<br />

l’adulto inizialmente nel gioco e anche nelle prime produzioni vocali. E’ di<br />

grande importanza l’acquisizione di questa capacità per le successive<br />

abilità di conversazione;<br />

imitazione immediata e differita: l’attività imitativa immediata, cioè in<br />

presenza di un modello, si sviluppa molto precocemente; va verificata e<br />

stimolata l’imitazione differita che si verifica a distanza di tempo tra l’osservazione<br />

di un comportamento e la sua imitazione. E’ importante perché<br />

contribuisce ad una buona organizzazione dell’attività rappresentativa;<br />

gioco adeguato: si tratta di osservare come il bambino utilizza i giocattoli<br />

e di stimolarne l’uso corretto mediante esempi ripetuti che il bambino<br />

può osservare ed imitare;<br />

utilizzo <strong>della</strong> gestualità: è di estrema importanza osservarla in questa<br />

fase anche mediante il questionario del Primo Linguaggio nel protocollo<br />

8-17 mesi e verificare la presenza dei gesti deittici che attestano la capacità<br />

di dirigere l’attenzione dell’adulto su un oggetto o evento dell’ambiente<br />

circostante. Il gesto indicativo è inoltre associato al controllo visivo<br />

sul destinatario inizialmente solo dopo aver prodotto il gesto e in seguito<br />

sia prima di produrre il gesto per verificare l’attenzione dell’interlocutore<br />

sia dopo per accertarsi che il suo gesto sia stato colto. Tutto questo va<br />

attentamente osservato ed incoraggiato in un bambino perché indica lo<br />

sviluppo di capacità comunicative indipendentemente dal tipo di linguaggio<br />

che userà.<br />

In particolare sarà utile verificare la presenza di:<br />

gesti deittici con funzione richiestiva: il bambino indica un oggetto o evento<br />

esterno per influenzare il comportamento dell’interlocutore e raggiun-<br />

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