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Eziologia, Diagnosi e Terapia della Sordita' Infantile Preverbale - AOOI

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Impianti cocleali nei bambini<br />

In tutti gli impianti multicanale moderni l’ingresso sonoro viene captato dal<br />

microfono e inviato al processore, dove viene suddiviso in canali a seconda<br />

<strong>della</strong> frequenza e/o dell’intensità e trasformato in segnale elettrico di<br />

diversa intensità e frequenza e trasmesso, con onde radio, al ricevitore<br />

interno e quindi agli elettrodi endococleari, sempre secondo i parametri<br />

stabiliti dalla strategia di processamento utilizzata dall’impianto.<br />

Il segnale sonoro (e anche il parlato) può essere descritto in un certo<br />

istante da due soli parametri: l’intervallo di frequenze che caratterizzano<br />

quel suono e le diverse intensità espresse a tali frequenze. Ad esempio,<br />

la vocale /a/ nella parola ‘bar’ contiene principalmente frequenze gravi di<br />

intensità media, mentre la consonante /s/ nella parola ‘grasso’ contiene<br />

frequenze più acute di intensità lievemente inferiore. La distribuzione di<br />

frequenze e intensità varia continuamente nel corso del parlato.<br />

Nell’impianto cocleare le diverse frequenze del parlato vengono riprodotte<br />

inviando il segnale ai diversi elettrodi rispettando la posizione tonotopica<br />

degli elettrodi (segnali acuti à elettrodi basali, segnali gravi à elettrodi<br />

apicali), mentre l’intensità viene trasmessa rendendo il segnale elettrico<br />

più intenso per i suoni più forti e meno intenso per i suoni meno forti.<br />

Le caratteristiche del segnale elettrico costituiscono dunque una rappresentazione<br />

del segnale vocale che attiva il nervo cocleare mimando lo stimolo<br />

acustico originale e che viene interpretato come sensazione sonora<br />

a livello delle aree corticali.<br />

Parametri delle strategie<br />

1) Range dinamico dell’input: nel normoudente l’udibilità spazia da 0-20<br />

dB a 120 dB (soglia del fastidio) e corrisponde quindi ad un range di 100<br />

dB circa. Il corrispondente elettrico è un range di soli 10-20 dB mediamente.<br />

Per ovviare a questo range ridotto le strategie utilizzano di solito<br />

dei sistemi di compressione e dei filtri di intensità per evitare che stimolazioni<br />

improvvise ed eccessive arrivino attraverso l’impianto.<br />

2) Velocità di campionamento dell’input: dipende dal numero di elettrodi<br />

e dalla strategia utilizzata.<br />

3) Risoluzione in frequenza: l’udito normale riesce a distinguere variazioni<br />

di frequenza dell’ordine del 10-17%. Ciò si riesce a riprodurre con lo<br />

stimolo elettrico, ma, mentre nell’udito normale le sovrapposizioni di frequenze<br />

possono coesistere simultaneamente, lo stimolo elettrico pone<br />

alcune limitazioni in questo. Stimolando canali vicini simultaneamente<br />

può in effetti ridurre la chiarezza del segnale. Ciò significa per esempio,<br />

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