Eziologia, Diagnosi e Terapia della Sordita' Infantile Preverbale - AOOI
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EZIOLOGIA, DIAGNOSI, PREVENZIONE E TERAPIA DELLA...<br />
- anomalie cranio-facciali comprese quelle del padiglione auricolare e del<br />
canale uditivo.<br />
- esposizione in gravidanza ad infezione del gruppo TORCH come CMV, herpes<br />
virus, toxoplasmosi o rosolia<br />
Il secondo gruppo è rappresentato da fattori di rischio per un’età compresa<br />
tra i 29 giorni e i due anni per ipoacusie che possono insorgere tardivamente,<br />
forme neurosensoriali progressive ed ipoacusie trasmissive:<br />
Fattori di rischio da 29 giorni a 2 anni<br />
- anamnesi familiare positiva per ritardi di linguaggio<br />
- anamnesi familiare positiva per insorgenza di gravi ipoacusie permanenti<br />
durante l’adolescenza<br />
- stigmate o altri segni riferibili a sindromi note per comprendere ipoacusia neurosensoriale<br />
o trasmissiva o disfunzione <strong>della</strong> tuba di Eustachio<br />
- infezioni postnatali che possono causare una ipoacusia, compresa la meningite<br />
batterica<br />
- infezioni in gravidanza come citomegalovirus, herpes, rosolia, sifilide, toxoplasmosi.<br />
- indicatori neonatali (iperbilirubinemia, ipertensione polmonare persistente)<br />
- sindromi associate ad ipoacusie progressive quali la Sdr di Usher, la neurofibromatosi,<br />
l’osteopetrosi<br />
- disordini neurodegenerativi quali la sdr di Hunter, l’atassia di Friederich, la Sdr<br />
di Charcot-Marie-Tooth)<br />
- traumi cranici<br />
- otiti medie ricorrenti e persistenti con versamento endotimpanico da almeno 3<br />
mesi<br />
Fino ad oggi non sono ancora stati effettuati studi su un’intera popolazione<br />
relativi alla presenza di un dato indicatore di rischio nella popolazione<br />
generale dei nati: le principali casistiche che ritroviamo in letteratura<br />
sono lo studio Multicentrico pubblicato nel 2000 e condotto da Cone-<br />
Wesson B., Vohr B.R e coll; quello condotto in Germania tra il 1995 ed il<br />
1997 da Meyer C., Jan Witte MD e coll e pubblicato nel 1999; quello condotto<br />
in Texas tra il 1993 ed il 1998 da Kountakis S., Skoulas I e coll ed<br />
infine quello effettuato a New York tra il 1995 ed il 1998 da Prieve B. e<br />
Stevens F., pubblicati entrambi nel 2000.<br />
Alcuni dati relativi ai fattori di rischio nei paesi in via di sviluppo sono inoltre<br />
rilevabili da uno studio del 2004 condotto da Olusanya e Luxon.<br />
Il primo punto da analizzare è relativo all’incidenza <strong>della</strong> perdita uditiva<br />
nei nati con fattori di rischio audiologico.<br />
La maggiore rilevanza come fattore etiologico spetta ai nati ricoverati nei<br />
reparti di Patologia Neonatale.<br />
Sembrerebbe che nei paesi occidentali la perdita uditiva si presentereb-<br />
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