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Eziologia, Diagnosi e Terapia della Sordita' Infantile Preverbale - AOOI

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EZIOLOGIA, DIAGNOSI, PREVENZIONE E TERAPIA DELLA...<br />

- Parving A.- Copenhagen: 0,15%<br />

- Lin C-Y., Huang C-Y., Lin Y-H., Wu J-L. - Taiwan:0,15%;<br />

- Bailey H., Bower C., Krishnaswamy J., Coates H. -Australia 0,18%;<br />

L’entità <strong>della</strong> perdita uditiva comunque è sicuramente il fattore maggiormente<br />

correlato con l’incidenza: Parving in vari lavori condotti in periodi<br />

diversi evidenzia un’incidenza variabile tra lo 0,11 e lo 0,2% in correlazione<br />

con la minima perdita uditiva identificata dallo studio ( > 20 o > 40<br />

dB). In un altro studio, inoltre, condotto in due diverse regioni <strong>della</strong><br />

Finlandia, l’incidenza rilevata dagli autori appare dello 0,09% e dello<br />

0,14%: tale dato, in accordo con quanto precedentemente detto, risultava<br />

strettamente correlato con l’entità dell’ipoacusia identificata (> 25 o ><br />

40 dB).<br />

L’inclusione di forme neurosensoriali monolaterali provoca un aumento<br />

<strong>della</strong> stima di incidenza:<br />

- Clemens C.; Davis S; Bailey A.- North Carolina: 0,18%<br />

- Habib H.S., Abdelgaffar H.- Sud Arabia: 0,18%<br />

- Prieve B., Stevens F.- New York: 0,19%<br />

Se infine vengono incluse anche forme trasmissive l’incidenza viene ulteriormente<br />

aumentata come risulta da:<br />

- Mehel A., Thomson V.- Colorado: 0,13%<br />

- Abdullah A., Hazim M., Almyzan A., Jamilah A.G., Roslin S.- Malaysia:<br />

0,42%<br />

- Prieve B., Stevens F.-New York: 0,37%<br />

- Ngo R., Tan H., Balakrishnan A.- Singapore: 0,35%<br />

La variabilità dell’incidenza rilevata in tali studi nei quali venivano identificate<br />

perdite uditive sia di tipo neurosensoriale che trasmissivo (0,13%<br />

nella casistica del Colorado e 0,3-0,4% in tutti gli altri studi con gli stessi<br />

criteri di inclusione) può a nostro avviso essere in relazione anche con la<br />

metodica utilizzata (AABR o TEOAE) nella procedura di screening. Il protocollo<br />

condotto da Mehel e Thomson in Colorado, prevedeva l’effettuazione<br />

su tutta la popolazione dei nati di una registrazione ABR automatica<br />

(AABR) ad un’intensità di 35 dB; e tale metodica strumentale risente<br />

meno di lievi alterazioni dell’orecchio esterno e/o medio che invece possono<br />

rendere inefficace il rilievo delle otoemissioni acustiche. L’utilizzo<br />

delle OAE invece, recluta una maggiore percentuale di forme trasmissive<br />

in quanto la metodica è maggiormente influenzata da qualsiasi alterazione<br />

anche minima dell’orecchio esterno e medio.<br />

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