Eziologia, Diagnosi e Terapia della Sordita' Infantile Preverbale - AOOI
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EZIOLOGIA, DIAGNOSI, PREVENZIONE E TERAPIA DELLA...<br />
Lo specifico protocollo di selezione all’impianto cocleare in un bambino<br />
può differire da centro a centro ma, in generale, un processo di selezione<br />
comprende sempre almeno quattro aree di attenzione, che sono: la<br />
soglia uditiva, il grado di beneficio uditivo raggiunto con gli apparecchi<br />
acustici tradizionali, le aspettative <strong>della</strong> famiglia e le limitazioni fisiche o<br />
di apprendimento del bambino sordo. Normalmente nessuno di questi<br />
quattro aspetti può, da solo, rendere candidabile o non candidabile un<br />
bambino all’impianto cocleare: è piuttosto il giudizio combinato di tutte<br />
queste quattro aree che confluisce in una corretta selezione.<br />
Riguardo la soglia uditiva, la presenza di un deficit uditivo profondo<br />
cocleare non è in discussione e rimane la reale motivazione per la quale<br />
si candida un bambino ad un impianto cocleare. Negli ultimi anni vengono<br />
piuttosto considerate anche soglie uditive migliori in bambini con<br />
audiometria affidabile, ma scarsi risultati nello sviluppo <strong>della</strong> percezione<br />
uditiva.<br />
Il secondo aspetto riguarda la valutazione <strong>della</strong> performance con gli<br />
apparecchi, che deve tenere in considerazione l’età del bambino, la durata<br />
e l’effettivo utilizzo protesico a tempo pieno, la qualità <strong>della</strong> presa in<br />
carico riabilitativa e i risultati di sviluppo attesi. Molti centri ritengono che<br />
almeno 5-6 mesi di effettivo utilizzo protesico (a tempo pieno), associati<br />
ad appropriata riabilitazione, siano il tempo minimo richiesto per poter<br />
determinare una candidatura e poter dare alla famiglia delle previsioni su<br />
quali siano le attese di sviluppo nel caso il bambino metta oppure non<br />
metta l’impianto cocleare. Per la valutazione dei risultati con le protesi si<br />
utilizzano batterie di valutazione che comprendono diversi test adeguati<br />
all’età e le capacità del bambino e in grado di evidenziare la sequenza di<br />
sviluppo attesa. Bisogna segnalare che si deve rinunciare a questo<br />
tempo valutativo solo quando nel quadro clinico e radiologico vi siano<br />
segnali o segni di imminente ossificazione cocleare, come in caso di esito<br />
di meningite, dove anche pochi mesi potrebbero precludere l’inserimento<br />
degli elettrodi endococleari.<br />
La terza area di giudizio riguarda le aspettative <strong>della</strong> famiglia. Valutare<br />
se vi siano delle attese realistiche o meno riguardo l’impianto cocleare è<br />
certo un compito meno specifico ma ciò che si cerca di ottenere è la comprensione<br />
del fatto che la chirurgia dell’impianto è solo l’inizio di un processo<br />
a lungo termine che include la famiglia come alleato terapeutico.<br />
Inoltre è importante chiarire alla famiglia che i cambiamenti comunicativi<br />
non saranno immediati e potranno avere delle caratteristiche individuali<br />
nei tempi e nella modalità con cui emergono.<br />
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