Angelo Mai e altri racconti - Centro di Documentazione Pier Vittorio ...

- Forza, provaci. Forse non riuscirò a trovare la tua, ma riusciremo a costruirne
un’altra.
- Va bene. Allora: la cimicirria è un solido cimicirrioso…
- No, no puoi usare un aggettivo che derivi da quella parola, sennò non riuscirò mai a
capire.
- Sì, ma come si fa a dire com’è il latte? Il latte è un liquido lattoso.
- È vero, hai ragione anche adesso…mmmh, allora almeno dimmi dove sta, quanto è
grande, e altre indicazioni di questo tipo.
- La cimicirria non è il grasso, ma sta sul corpo, tutti ce l’hanno, almeno un po’. Ma è
difficile indicare quanta ne avessi io.
- Sta sul copro? Allora non ti posso aiutare, mi dispiace ragazzo mio, io non costruisco
pezzi che stanno sul corpo.
- No!…e adesso come farò?! lei è l’unico che mi ha dato retta finora. La gente per la
strada mi credeva pazzo.
- Ti ripeto non posso fare nulla per te, però ti posso suggerire di andare dal Mago.
- Dal Mago?
- Sì, lui si occupa di problemi così arcani. Io non l’ho mai visto, ma la gente del
villaggio dice che è un uomo molto savio e conosce i rimedi per qualsiasi cosa. Forse lui ti
aiuterà a trovare la tua cimicirria, o a trovarne dell’altra.
- E dove posso trovarlo?
- Vive fuori il paese, su una salita difficile, un’erta tortuosa, ma dicono che vale la
pena affrontare quel difficoltoso cammino.
- La ringrazio, Fabbro.
- Di niente, ragazzo.
Così Marcello, sempre più disperato, ma con nel cuore adesso un minimo di speranza, si
incamminò per il tortuoso sentiero. La sua forza di volontà lo aiutò a superare quell’erta veramente
difficile. Quando trovò la dimora del suo salvatore, bussò al vecchio portone e poco dopo venne ad
aprire il vecchio Mago con fare sommesso. Questo era un uomo vecchio con una barba blu lunga e
vecchia, con un vecchio vestito verde e rosso e uno scettro d’oro che dalla spalla arrivava fin giù
per terra sul vecchio pavimento.
- Salve ragazzo, io sono il vecchio Mago, la speranza degli afflitti, l’appiglio dei
difficoltosi, il difensore dei più deboli.
- Salve Mago, ma perché abiti così lontano dal resto del villaggio se sei il difensore del
popolo?
- Perché…perché…ma cosa vuoi ragazzo? Sei venuto fin qui per farmi la predica?
- No, Mago. Sono venuto perché sto impazzendo: è tutto il giorno che girovago a
destra e a sinistra cercando qualcuno che mi possa aiutare a ritrovare la mia cimicirria. Mi
hanno detto che lei mi può aiutare…
- Certo ragazzo, io posso aiutare chiunque! Io sono la speranza degli afflitti, l’appiglio
dei…ma…cosa hai detto che devi ritrovare?
- La cimicirria.
- Il cimiciurri?
- No! La cimicirria! forse neanche lei sa che cos’è?
- Eh?…ma no, no! Io so tutto! Io sono l’uomo più saggio e più dotto della Terra; sono
la speranza dei più deboli e degli afflitti con un appiglio difensivo…
- Sì, ho afferrato il concetto! Quindi lei può aiutarmi?
- Eeeh…sì ragazzo ti aiuterò a trovare la tua ciamacianga
- Cimicirria!
- Sì, cimicirria…ma…ma…devi darmi almeno un giorno di tempo!
- Tutto quello che desidera Mago, purchè mi aiuti.
- Certo ragazzo, adesso va! E torna domani così riavrai la tua cincischia!
61