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costruivano botti, bigonce per l'uva (navasse) e serramenti in genere.<br />
Avevano anche una rivendita di legna da ardere e da lavoro. Per il trasporto<br />
della legna in paese si servivano di un caratteristico carretto trainato<br />
da un asinello sardo, che era il terrore dei ragazzi del Borgo, perchè<br />
tirava calci e morsi a chiunque capitasse a tiro. Gran vanto di<br />
Baciccia era quello di aver costruito le panche della Chiesa<br />
Parrocchiale di Ovada.<br />
Il secondo negozio era quello dell'artigiano GIULIO MARCHELLI<br />
detto GIANO'. Era questi un provetto calzolaio, specializzato in scarpe<br />
da caccia, di cui riforniva tutta la zona. Gran cacciatore, trasmise la<br />
sua passione al figlio COLOMBO.<br />
Passando sotto un porticato si accedeva al cortile di ALFONSO e<br />
LUIGI PIANA. In questo cortile c'erano i giochi da bocce, lo stallaggio,<br />
l'alloggio per i viaggiatori e i pensionati e infine l'accesso agli orti.<br />
All'interno del cortile si trovavano alcune attività abbastanza importanti.<br />
Precedentemente era qui ubicata la bottega da maniscalco dei fratelli<br />
PULITO, che ferravano buoi e cavalli. Anche il fabbro GERO-<br />
<strong>LA</strong>MO RAVERA, detto il MORETU, aveva svolto qui la sua attività,<br />
prima di trasferirsi di fronte, nei locali lasciati liberi da AMLETO<br />
ULZI.<br />
Nel cortile si poteva accedere all'abitazione del ferroviere GIUSEP-<br />
PE PONTE, che qui viveva con la moglie GIACINTA ALLOISIO. Il<br />
Ponte era un abile costruttore di tamburelli e racchette per il gioco del<br />
tamburello.<br />
Al mercoledì e al sabato, giorni di mercato, arrivavano nel cortile di<br />
Alfonso i commercianti di verdura di Rivalta e Casalcermelli con i loro<br />
carri trainati dai cavalli carichi di verdure e ortaggi. Il nonno di PERI-<br />
CLE era l'unico ad avere già allora un camioncino per il trasporto. Il<br />
giorno della diga GIULIO AGOSTO, padre di Pericle e fratello di<br />
RINALDO, che aveva qui un magazzino di granaglie, perse un centinaio<br />
di sacchi di grano, trascinati via dalla corrente.<br />
Dopo il portico di Alfonso, veniva il negozio di commestibili di<br />
MARCIL<strong>LA</strong> CAVANNA, che lo gestiva con la figlia VIRGINIA.<br />
Questo negozio era stato gestito precedentemente dalla famiglia<br />
GRILLO (LE SUFRICIE).<br />
Quindi c’era l'osteria dei fratelli GIULIO e RINALDO AGOSTO,<br />
gestita in precedenza da Alfonso. L'osteria era il principale luogo di<br />
ritrovo degli abitanti del Borgo e delle Cappellette, che passavano le<br />
serate giocando a bocce, a carte e alla morra.<br />
Le chiassose partite alla morra non svegliavano Pericle che, nella sua<br />
culla, continuava beatamente a dormire.<br />
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