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<strong>capitolo</strong> 12<br />
BACIO' E TRANQUILLO<br />
In questo <strong>capitolo</strong> vogliamo ricordare due personaggi molto conosciuti<br />
nel Borgo. Uno era amante del vino e l'altro nemico... dell'acqua!<br />
Baciò era quello amante del vino. Quando la gradazione superava<br />
certi limiti, si recava vicino alla pompa di benzina in mezzo alla piazza<br />
Nervi. Confondendo la rozza figura della pompa con quella morbida e<br />
sinuosa di una bella signora, iniziava il suo eloquio in punta di piedi:<br />
"Cara signora, buonasera! Sono il delegato dei delegati e le parlo con<br />
rispetto di..." e così continuava per un bel po', fino a quando affrontava<br />
il solito argomento, che poi era il suo chiodo fisso: quello di uccidere il<br />
Mandrognein, che era il suo padrone di casa. Passato il momento di<br />
euforia, tutto tornava normale e il Mandrognein era salvo!<br />
L'altro personaggio da ricordare è Tranquillo, detto Castelletto.<br />
Viveva agiatamente tutto l'anno in pensione da Rinaldo Agosto. Era<br />
allergico all'acqua e ne era terrorizzato in maniera da non credersi.<br />
Quando sul ponte passava l'innaffiatrice del Municipio, lui, per non<br />
bagnarsi, si buttava sul salvagente; quindi faceva chiamare una carrozza<br />
che lo riportasse a casa. Naturalmente i ragazzi, che conoscevano<br />
questa sua debolezza, andavano puntualmente a bagnare (e non solo<br />
con acqua...) l'ingresso di casa sua, in modo da relegarlo agli arresti<br />
domiciliari. Mangiava una volta al giorno e puliva i piatti con la mollica<br />
di pane, un lusso per quei tempi.<br />
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