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<strong>capitolo</strong> 5<br />
<strong>LA</strong> "PLURA"<br />
SOCIETA’ RECUPERO METALLI RICCHI<br />
Nel 1927 venne fondata a Ovada la Società per Azioni Plura. I titolari<br />
erano l'ingegner Cosso e i signori Pernigotti e Garrone. L'attività<br />
dell'azienda consisteva nel recupero dello stagno e del piombo da sfridi<br />
metallici residui di lavorazioni. Lo stabilimento occupava una<br />
superficie coperta di 3.500 metri quadrati e dava lavoro ad una quarantina<br />
di dipendenti. Aveva una produzione annua di 3.000 tonnellate<br />
e lavorava ininterrottamente per 300 giorni all'anno.<br />
Il ciclo delle operazioni comprendeva la distagnatura tramite procedimento<br />
elettrolitico, la pulitura, la pressatura e impacchettatura degli<br />
sfridi trattati, la lingottatura del materiale recuperato. L'impianto consisteva<br />
in otto bagni in successione, alimentati da una dinamo che<br />
assorbiva 2400 Ampère a 24 volt.<br />
L'elettrolita era composto da acqua a temperatura costante di 60 gradi<br />
circa, soda caustica in percentuale alla superficie trattata, sette piastre<br />
con polarità positiva e sei cestelli con polarità negativa. Sulle piastre si<br />
raccoglieva il metallo spugnoso, che veniva poi fuso e trasformato in<br />
metallo pregiato. Dopo la pulitura gli sfridi venivano pressati in pacchetti<br />
da 25-30 chilogrammi, collocati in un caratteristico scivolo e<br />
sistemati sul piazzale o sui carri ferroviari. Da qui prendevano la strada<br />
della fonderia per il riutilizzo.<br />
La produzione giornaliera si aggirava sui cento quintali di sfridi trattati,<br />
con un recupero di circa 110 chilogrammi di metallo puro, al 97/98<br />
di titolo.<br />
Lo stagno vergine ricavato veniva lingottato in pani da 25 a 50 chilogrammi<br />
e per la maggior parte veniva rispedito alle ditte. Una parte<br />
veniva trattenuta per essere convertita in leghe ad uso industriale (saldature).<br />
Il lavoro si svolgeva con tre turni quotidiani di sette persone, più il<br />
personale addetto ai forni e i guardiasala.<br />
L'impianto praticamente fu fatto nascere dal nostro concitttadino<br />
Carlo Rosso. Venuto da Genova Pegli con un'esperienza precedente,<br />
gestì tutta la produzione, aiutato per oltre quarant’anni dal figlio Enzio.<br />
Ci è caro ricordare anche altri nostri concittadini che prestarono la<br />
loro opera per lunghi anni alla Plura. Enrico Tognarelli, con mansioni<br />
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