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capitolo 5 LA - Archiviostorico.Net

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Esaminiamo adesso gli abitanti della parte più bassa del caseggiato.<br />

A fianco della sgabuzzino di AMEDEO BEVI<strong>LA</strong>CQUA abitava la<br />

famiglia ODDONE, con il padre GIUSTINO e i figli ANGE<strong>LA</strong>, GIU-<br />

SEPPE ed ERNESTO.<br />

Da un portico si accedeva ai piani superiori. Qui viveva la famiglia<br />

di AMLETO ULZI, con la moglie ONORINA PIANA e i figli ALDO,<br />

BRUNO, MARIO e ROSETTINA.<br />

A fianco c’era l'abitazione di LUIGI ALLOISIO che viveva con la<br />

moglie MARIA GASTALDO, il figlio BATTISTIN, il TACUGNEIN,<br />

che faceva il falegname, il figlio PINO, ammirato dalle ragazze del<br />

Borgo, e le figlie ERCOLINA, MARIA, ERSILIA e ZINA, la mamma<br />

di FIORE.<br />

Il giorno della diga ERCOLINA si era già messa in salvo, quando si<br />

accorse che la mamma FIORINA era rimasta chiusa in casa. Tornò su<br />

per le scale, ma il crollo del caseggiato le travolse entrambe.<br />

Ultima abitazione in fondo al caseggiato era quella di FRANCESCO<br />

BARBORO, del quale abbiamo già parlato.<br />

Prima di imboccare il ponte per il ritorno in piazza Castello, diamo<br />

ancora uno sguardo alla PIAZZA NERVI. Nel bel mezzo della piazza<br />

avvenivano delle accanite partite di tamburello. I tamburelli erano ricavati<br />

da una tavoletta di legno opportunamente sagomata e tagliata da<br />

AMLETO ULZI o da BATTISTIN, il TACUGNEIN. La palla era fatta<br />

arrotolando le cimosse delle pezze di stoffa con le quali PIPPO U<br />

SOPPU confezionava i vestiti.<br />

Il campo non era certo il più adatto e non vi era consentito giocare.<br />

I giocatori, tra i quali il più accanito era Palmein Ganetu, mettevano un<br />

ragazzo a guardia sul ponte, con l'incarico di lanciare l'allarme quando<br />

avesse visto qualcosa di sospetto. Terrore dei giocatori era la guardia<br />

comunale MARENCO (SCAIOUN), che piombava in bicicletta nel<br />

Borgo, seminando un fuggi fuggi generale. ZENOBIO ALBERTI, l'altra<br />

guardia comunale, invece non si faceva mai vedere.<br />

Uno sguardo va dato alla FONTANA DELL'ACQUA, luogo di ritrovo<br />

delle comari del Borgo e di divulgazione di tanti pettegolezzi (i<br />

"ceti"). La fontana serviva da abbeveratoio per il bestiame che, scaricato<br />

dai carri ferroviari alla Stazione Nord, veniva avviato alla stalla di<br />

ALFONSO PIANA nel Borgo, oppure alla stalla di MONGIARDINI<br />

(CICETI) di Ovada.<br />

Più avanti c’era la POMPA DI BENZINA VICTORIA, gestita da<br />

NATALE SECONDINO e ribalta per le esibizioni di BACIO', del<br />

quale parleremo in seguito.<br />

Passando sul ponte dell'Orba volgiamo un ultimo sguardo nel greto<br />

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