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detto CASTAGNOUN, un personaggio caratteristico che ritroveremo<br />
più avanti. Il caseggiato era composto da due plessi, uno a due piani<br />
ed uno ad un piano solo oltre, naturalmente, al piano terra. Sul fronte<br />
del caseggiato, prospiciente la Piazza Nervi, erano ubicate quasi tutte<br />
le attività artigianali del Borgo. Ai piani superiori c’erano le abitazioni<br />
di un gran numero di famiglie.<br />
E' stato difficile ricostruire la collocazione delle famiglie nelle varie<br />
abitazioni, perchè in questo caseggiato c’era un continuo via vai di<br />
inquilini. Ciò era dovuto un pò al carattere poco malleabile di CASTA-<br />
GNOUN e un pò alla morosità congenita di certi inquilini. L'onda<br />
impetuosa della diga distrusse la maggior parte di questo caseggiato:<br />
ne è rimasta una parte a nord, dove il nipote di CASTAGNOUN,<br />
LORENZO BARBORO (noto anche come prestigiatore), impiantò nel<br />
dopoguerra la sua fortunata attività di demolitore.<br />
In un baraccone tutto in legno dietro il caseggiato, tempo addietro<br />
aveva avuto la sua stalla il commerciante di frutta e verdura DOME-<br />
NICO BRIATA (U NUNU), personaggio caratteristico, che portava<br />
sempre un orecchino al lobo destro. In un buco a fianco del magazzino<br />
aveva un suo ripostiglio un non meglio identificato TOSCANINO,<br />
che faceva lo straccivendolo. Ancora qui c’era il mattatoio volante di<br />
UMBERTO BERCA, il macellaio.<br />
Il primo incontro all'inizio del caseggiato era con il magazzino di ferramenta<br />
di CAMILLO PUPPO, detto <strong>LA</strong>PPASUCCHE. Aveva tondini<br />
in ferro per costruzioni edili, profilati e ferramenta di ogni genere,<br />
che teneva sistemati un pò dentro e un pò fuori, per strada. Suo aiutante<br />
era GIUSEPPE MARENCO (PIPPO della Caminata).<br />
A fianco c’era la bottega di PIETRO CAMERA il CAVAGNE', detto<br />
anche GIACCASULE. Aveva un laboratorio per la lavorazione dei<br />
vimini: confezionava ceste e cavagni per la vendemmia. CAMERA<br />
abitava al piano superiore con la moglie MARIANNA. Un portone<br />
dava accesso alle abitazioni dei piani superiori.<br />
Entriamo adesso nell' autofficina di NATALE SECONDINO. Era una<br />
delle due officine di riparazioni auto esistenti in Ovada. Si riparavano<br />
le poche auto in circolazione, i trattori e anche qualche moto. Per il<br />
comune di Ovada, NATALE gestiva il servizio di innaffiamento delle<br />
strade polverose, con un'autobotte antidiluviana. Gli spruzzi incontrollati<br />
dell'acqua bagnavano le estremità dei passanti e sollevavano nuvole<br />
di polvere. Il rifornimento dell'acqua veniva effettuato pescando<br />
direttamente nella fontana di Piazza Nervi.<br />
NATALE aveva anche, nel bel mezzo della Piazza, una pompa di distribuzione<br />
della benzina Victoria. I suoi aiutanti nel garage erano<br />
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