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Un giorno il nostro contadino era sceso ad Ovada con carro e cavalli<br />
e quel burlone di Dè imitò con la bocca così bene il suono della tromba<br />
di un camion che i cavalli imbizzarriti trascinarono il carro con il<br />
povero Niappe per le vie del paese.<br />
Il contadino scendeva spesso nel Borgo il sabato sera per giocare a<br />
carte all’Osteria di Rinaldo Agosto. Alcuni avventori, sapendo il suo<br />
debole per le avventure galanti (più o meno vere), lo stuzzicarono per<br />
fargliene raccontare qualcuna. Un cliente, piuttosto seccato, esplose:<br />
“Ma chi vuoi che sia quella donna che vuol venire con te?”. “Tua<br />
moglie!” rispose pronto Nappe. E tutti stettero zitti perché questa volta<br />
Nappe aveva detto il vero. I suoi viaggi a Genova in visita a case fin<br />
troppo ospitali erano occasione di racconti esilaranti e boccacceschi.<br />
L’aneddotica non avrebbe fine. In pratica ogni ovadese che lo ha<br />
conosciuto avrebbe da raccontare qualcosa su di lui. Nel 1944 il poeta<br />
dialettale Colombo Gajone dedicò alle sue avventure un divertente<br />
volumetto di poesie, pieno di ironia, umanità e allegria.<br />
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