capitolo 5 LA - Archiviostorico.Net

In fondo all'isolato c’era l'abitazione di ANGELO SANTAMARIA,
con la moglie MARIA MARENCO ed il figlio NALDI.
Sul retro del caseggiato del Mandrognein esisteva un grande cortile,
dove in una graziosa casetta che si era costruito con le proprie mani
abitava GIUSEPPE SCARSI, detto il SOPETTU, insieme con la
moglie. Il Sopettu coltivava un suo ordinatissimo orto dietro lo
Sferisterio Marenco.
Proseguendo il cammino per la strada parallela a quella delle
Cappellette, incontriamo sulla sinistra la VILLA VENARIA, di proprietà
della signora CLELIA REBORA, figlia del Commendator EMI-
LIO. La signora Clelia era stata una valente pittrice e critica d'arte. La
villa Venaria era stata precedentemente residenza della famiglia di
GIACOMO GIANGRANDI.
Alla villa Venaria abitava GIACOMO GASTALDO con la moglie e
le due figlie.
Dopo la villa Venaria, sulla destra, c’era la Cascina BERTULA del
signor BARTOLOMEO BRIASCO, un ricco aristocratico genovese.
La cascina Bertula è una delle più vecchie di tutto l'Ovadese.
Entrando nella zona NASCIO troviamo la casa dei fratelli BARI-
SIONE, detti i NATALINI. Per Natalini intendiamo i due fratelli
GIRIN e PIPIN. Girin era il padre di MARCHIN; Pipin il padre di
ROCHIN e VINCENZO, che qui abitava con la moglie MARIA
PRATO. Una delle sorelle, CARMEN, si sarebbe sposata e trasferita a
Milano; l'altra, TONINA, avebbe sposato GIGI PIANA, che aveva il
negozio di formaggi in via Cairoli.
I Natalini avevano la più grande scuderia di Ovada. Con i carri trasportavano
il vino in botti per tutte le destinazioni. Per conto del
Comune gestivano il servizio di spartineve lungo la tratta Ovada-
Alessandria e Ovada-Novi.
L'attività principale dei Natalini tuttavia era l'estrazione della ghiaia
e della sabbia dal greto del fiume Orba e il trasporto di queste mediante
tombarelli trainati da cavalli. La zona di estrazione veniva assegnata
per appalto e veniva delimitata da apposite paline segnalatrici.
ROCHIN fu l'ultimo estrattore di sabbia della famiglia. Accadeva che
le frequenti alluvioni sconvolgessero l'assetto originario del fiume.
Allora bisognava ridisegnare i confini dell'area, con lunghe ed estenuanti
controversie con gli incaricati del demanio.
Proseguendo su questa strada troviamo la CASA CELESTINA, dove
abitava FILIPPO PIANA, detto PIN, con la moglie NATALINA
ASFALTO. PIN era il padre di MARIETTO, che ancora adesso abita lì
con la moglie ERMINIA e la famiglia del figlio FILIPPO. Per uno stra-
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