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<strong>capitolo</strong> 8<br />
<strong>LA</strong> CANTINA DEL COMMENDATOR REBORA<br />
Il Commendator Emilio Rebora era un ricco possidente terriero, proprietario<br />
di ben undici poderi con cascina.<br />
La sua abitazione si trovava tra la vecchia strada provinciale e la strada<br />
per Roccagrimalda. In questa casa esisteva la più grande cantina<br />
dell'Ovadese. Il Commendatore aveva spazio ed attrezzature che gli<br />
permettevano la lavorazione di tutto il raccolto di uva dei suoi poderi.<br />
Nel periodo della vendemmia, dalla Cascina Bano alle pendici del<br />
monte Colma arrivavano i tre fratelli Ravera, con i loro carri completi<br />
di ogni attrezzatura per la vendemmia. Per una ventina di giorni trasportavano<br />
nelle loro bigonce tutto il raccolto dell'uva dai poderi alla<br />
cantina, per la vinificazione. Il vino della Cantina Rebora era di ottima<br />
qualità ed era apprezzato nel Genovese e nel Milanese. I vini pregiati<br />
erano il dolcetto, la barbera e il cortese.<br />
Il Commendator Rebora aveva anche altre attività nel porto di<br />
Genova. Fu un grande benefattore dell'Ospedale S.Antonio e<br />
dell'Ospizio Lercaro e fu il fondatore della Banda Musicale cittadina,<br />
che porta il nome di suo padre Antonio, valente musicista.<br />
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