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Abitavano lì anche i due fratelli OTTRIA (I DRIA), che facevano i<br />
mediatori di pecore e capre. La famiglia Arata era formata da un nucleo<br />
numeroso: il padre MENEGHIN e la madre GEIN, i figli FRANCE-<br />
SCO (CIALEIN), GIACOMO (MOCIU), GIUSEPPINA, BIANCA,<br />
VITTORIA, CATERINA e GIOBATTA (CINO), che faceva il marmista.<br />
Vittoria avrebbe sposato GUIDO LEONCINI, padre di PINO.<br />
Caterina aveva sposato PIETRO LEONCINI, padre di ATTILIO e<br />
FRANCA. CINO sposò MARGHERITA OLIVIERI, che abitava con<br />
la sua famiglia alla CAMINATA. Poi c’era ROSA FERRANDO, vedova<br />
ALBERTELLI, con le figlie CATERINA e MARIA e il figlio<br />
Andrea, che faceva il muratore e lavorava a Roma con l'impresa<br />
PERUZZI di Ovada.<br />
La famiglia dell'intagliatore in legno ALFONSO PERINI era composta<br />
da MARIA IETRI e da sua figlia SILVANA GROSSOLINI.<br />
Sopra il garage di Natale Secondino abitava la famiglia TORRIEL-<br />
LI. Era composta dal padre GIACOMO PAOLO di 50 anni, dalla<br />
madre MARIA LETIZIA PARODI, dai figli GIACOMINA, EMILIO,<br />
ANNA e GIUSEPPE (PINO). Il giorno della diga il padre riuscì a salvare<br />
la sua famiglia, ma non riuscì a salvarsi al crescere delle acque.<br />
Vicina di casa della famiglia Torrielli era la famiglia REPETTO, con<br />
il padre TITO, la moglie SECONDINA GIOIA, i sei figli MAGGIO-<br />
RINA, ERMANNO, ANGELO, ANGE<strong>LA</strong>, RENATO e PAO<strong>LA</strong>. Tutta<br />
la famiglia riuscì a salvarsi, ad esclusione del padre Tito, che non<br />
venne mai più ritrovato.<br />
Dirimpettaia della famiglia Torrielli era la famiglia ARATA, composta<br />
dal padre LUIGI, la madre TERESA GARBARINO e i figli PAO-<br />
LINO e MARIO. La famiglia Arata era arrivata nel Borgo 29 giorni<br />
prima di quel fatale 13 agosto 1935.<br />
Giacomo Paolo Torrielli e Mario Arata, quando si resero conto del<br />
pericolo, si precipitarono giù dalle scale e si fermarono davanti al portone,<br />
indecisi sul da farsi. L'onda impetuosa li investì e, per uno strano<br />
gioco del destino, trascinò Mario in salvo e travolse senza scampo<br />
Giacomo Paolo.<br />
In quel caseggiato abitava anche la famiglia BRUZZONE, con il<br />
padre, la madre NETU<strong>LA</strong> e la figlia MARY, moglie di Mario Pesce, il<br />
Mancin, e madre di Silvio.<br />
Poi c’era l'abitazione di SEVERINA VIOTTI, che quel giorno perse<br />
la vita assieme a GIUSEPPE PRIANO. Quindi veniva PIETRO FER-<br />
RARI con la moglie AMBROSINA ALLOISIO e i figli MAFALDA,<br />
ERSILIA e PALMIRA.<br />
All'ultimo piano troviamo ancora l'abitazione del ciclista GATTI.<br />
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