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capitolo 5 LA - Archiviostorico.Net

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BENEDETTO (NINI) e le sorelle MARIA e CATERINA.<br />

Tornando sulla strada carrozzabile incontriamo la Casa GRANOZ-<br />

ZO, del carrettiere GIUSEPPE (PINULU) PERFUMO, mancato in un<br />

tragico incidente. Con lui vivevano la moglie COLETTA, le figlie<br />

TERESINA, CARMEN, RINA, ADRIANA, GIACOMINA e NUCCI<br />

e il figlio PAOLINO, che sarebbe caduto nell'ultimo conflitto mondiale.<br />

Quando la famiglia PERFUMO si trasferì nel centro di Ovada, alla<br />

Casa Granozzo subentrò MICHELE ALUIGI con la mamma MARIA<br />

PICCARDO e la sorella AGOSTINA.<br />

Ed eccoci alla casa della signora ANNETTA MORBELLI, moglie di<br />

PAOLO MASSONE, un funzionario del Comune di Roccagrimalda.<br />

Questo signore si recava tutti i giorni al lavoro solo e a piedi: solo qualche<br />

volta lo accompagnavano con il calessino. A quei tempi non esistevano<br />

ancora le auto blu! Con i coniugi Massone vivevano la suocera<br />

TERESA MIGLIARDI e la nipote MARIA MASSONE.<br />

Alla TORRETTA, un caratteristico cascinale poco distante dalla strada<br />

provinciale, abitavano tre famiglie. La famiglia ALLOISIO era<br />

composta dal padre GIOBATTA (CIN), dalla madre MARIA RECA-<br />

GNO, dai figli FRANCESCO, COLOMBO, GIUSEPPE (TALEIN) e<br />

dalle figlie LINA, ANNA, PAOLINA e TERESINA. La famiglia<br />

MA<strong>LA</strong>SPINA era composta dal padre BIGI, dalla madre LIL<strong>LA</strong>, dalle<br />

figlie MARIA, ASSUNTA e NATALINA, dal figlio GIOVANNI,<br />

meglio conosciuto come BESTIULU. La famiglia di GIUSEPPE<br />

PARODI era formata dalla moglie MARIA MARENCO, dalle figlie<br />

JO<strong>LA</strong>NDA e ANGE<strong>LA</strong> e dal genero GIOBATTA MARENCO.<br />

Alla Torretta, in un piccolo locale GIUSEPPE DE PRIMI (GIOLI)<br />

aveva il suo laboratorio di falegnameria. Sempre alla Torretta, a quei<br />

tempi esisteva una sorgente di acqua salata che era molto frequentata<br />

per le sue virtù curative. Il pozzo di raccolta era diviso in quattro parti<br />

perché le sorgenti erano due: una di acqua salata ed una di acqua dolce.<br />

Tre parti venivano riservate all'acqua dolce ed una parte all'acqua salata.<br />

L'intelligenza e l'abilità dell'utilizzatore stava nel regolare il flusso<br />

dell'acqua salata in modo tale che non andasse ad inquinare quello dell'acqua<br />

dolce, che serviva per annaffiare gli orti.<br />

Durante una nostra recente visita abbiamo trovato due curiosità. Sul<br />

vecchio ponte che attraversava l'Orba da piazza Castello, come si<br />

riscontra da antiche stampe del 1838, esisteva una Cappella, demolita<br />

nel 1878 per permettere l'allargamento del ponte. La Madonnina che<br />

stava all'interno della Cappella fu portata il 28 luglio 1878 alla Cascina<br />

Torretta, dove fu posta un'iscrizione a ricordo dell'avvenimento:<br />

“VOI CHE PASSATE PER VIA FERMATEVI<br />

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