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<strong>capitolo</strong> 21<br />
LUIGI CORTESE, MUSICISTA<br />
Alle Cappellette, lungo la strada di Sant’Evasio, troviamo la Villa<br />
Cortese, residenza estiva della famiglia genovese. Il dottor Cortese,<br />
aristocratico molto noto negli ambienti portuali genovesi, aveva due<br />
figli: Simona e Luigi.<br />
Quest’ultimo fin da giovane dimostrò una particolare predisposizione<br />
per la musica classica. Nel periodo delle vacanze trascorreva molto<br />
tempo nella villa ovadese. Intorno agli anni Venti si recò a Parigi per<br />
studiare musica e qui subì l’influsso della scuola francese, in particolare<br />
di Debussy, del quale diventò un profondo estimatore.<br />
Rientrato in Italia, a Roma si perfezionò con il compositore Alfredo<br />
Casella, che lo indirizzò verso il neoclassicismo. Nella capitale conobbe<br />
e frequentò i musicisti d’avanguardia Petrassi, Dallapiccola e Vlad.<br />
Il neoclassicismo di Cortese sviluppa un linguaggio tecnicamente originale,<br />
anche se nei suoi brani è evidente l’influenza della scuola francese.<br />
Una curiosità che abbiamo appreso è quella che nel 1938, a Roma, il<br />
Cortese, forte della sua preparazione matematica, era inserito in quel<br />
gruppo di scienziati italiani che, guidati dal premio Nobel Segre, scoprirono<br />
la fusione nucleare.<br />
Nel 1999, nel centenario della sua nascita, uscì una sua biografia,<br />
scritta da un docente di Storia della musica del Conservatorio di<br />
Genova, Roberto Jovino. “Luigi Cortese – scrive Jovino - nacque a<br />
Genova il 19 novembre 1899. Laureato in matematica, studiò musica<br />
a Genova con E. Peretti e M. Ferrari, conseguendo nel 1924 il diploma<br />
di professore al Liceo Musicale di Bologna, perfezionandosi poi a<br />
Parigi con Gadalge e a Roma con Casella. Nel 1939 venne nominato<br />
Conservatore dell’Archivio Musicale Genovese e nel ‘45-’46 Direttore<br />
artistico della Società Filarmonica, da lui fondata con il maestro<br />
Armando La Rosa Parodi. Professore di armonia al Liceo Musicale<br />
Niccolò Paganini, ne diventò direttore nel ’51 e in ruolo dal ’57 al ’64.<br />
Esercitò attività di pianista e accompagnatore e dal ’30 collaborò come<br />
critico musicale a vari quotidiani, riviste ed enciclopedie. Nel ’55<br />
venne nominato Direttore artistico del Premio Paganini, di cui è stato<br />
l’ideatore. Morì a Genova il 10 giugno 1976”.<br />
Di questo Premio, per lunghi anni il direttore e concertatore è stato<br />
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