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PAO<strong>LA</strong> PARETO, la figlia CARMELINA e la nonna CARME<strong>LA</strong>. Al<br />
CAMPOUN abitava anche NATALE ALLOISIO con la moglie<br />
ANGE<strong>LA</strong> MORCHIO e il figlio MICHELE (RENATO). Quindi c’era<br />
la famiglia di ALLOISIO PAOLO con la moglie PAO<strong>LA</strong> PERFUMO<br />
e la figlia TERESINA. A seguire verso il Borgo troviamo la casa del<br />
signor PESTARINO, zio del dottor SEVERINO, il farmacista di via<br />
Roma.<br />
Il FAIE' era un gruppo di case tra la riva dell'Orba e la strada provinciale,<br />
con la quale era collegato da una carrozzabile. Il nucleo abitativo<br />
era formato dalle famiglie CANEVA, CANEPA e FERRARI. Sul<br />
Faiè abbiamo appreso una curiosa notizia. L'originario nucleo abitativo<br />
era formato dalla famiglia Canepa. Intorno agli anni '20, per motivi e<br />
circostanze ai più sconosciute, il nucleo dei Canepa si scisse, originando<br />
la famiglia dei Caneva. Girulu CANEPA divenne CANEVA, mentre<br />
le sorelle e gli altri parenti rimasero con il cognome originario.<br />
La famiglia CANEVA era composta dal padre MARCO con la madre<br />
ANTONIA PASSA<strong>LA</strong>CQUA, la moglie CATERINA FERRANDO, la<br />
nuora CARLOTTA VIGNOLO, le tre figlie MARIA, PALMINA,<br />
DILIA (perite nel giorno della diga) e i quattro figli maschi NATALE,<br />
UGO, MARIO ed ANGELO che, invece, si salvarono.<br />
Al disastro della diga di Molare la famiglia Caneva pagò un grosso<br />
tributo di vite umane: perse infatti, oltre alle tre figlie, anche la nonna<br />
PININA e MARCO, il figlio di MARIO e fratello di FRANCO, già<br />
Sindaco di Ovada. Maria, una delle tre figlie morte, che abitava alla<br />
TORRETTA con il marito PAOLO MA<strong>LA</strong>SPINA e la figlia BRUNA,<br />
fu protagonista di un episodio sconvolgente. Al crescere delle acque in<br />
quel giorno fatale, le famiglie Alloisio e Malaspina si rifugiarono sul<br />
tetto. Il livello delle acque aumentò e il tetto si trovò a pelo d'acqua.<br />
Maria, che era incinta, e la figlia Bruna si erano rifugiate nel sottotetto.<br />
Questo si allagò per lo sventramento delle mura maestre, e per le<br />
due donne non ci fu scampo.<br />
La famiglia CANEPA era composta dal capofamiglia ROCCO con la<br />
moglie ROSA BARISIONE, il figlio GIUSEPPE ANGELO, marito di<br />
CATERINA PUPPO e padre di EGLE, ROCCO (caduto nel massacro<br />
nazista della Benedicta) e ALBINA. I Canepa ebbero quel giorno quattro<br />
vittime: l'anziano Rocco, Rosa, Caterina e Albina.<br />
Al Faiè abitavano a quel tempo GIOVANNI FERRARI, di 67 anni,<br />
con la moglie MARIA LUIGIA MINETTO. Perirono entrambi il giorno<br />
della diga.<br />
Troviamo ancora qui i fratelli FERRARI, con ARMANDOUN, che<br />
in quel periodo era militare in Africa Orientale, ANDREA, PAOLO,<br />
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