capitolo 5 LA - Archiviostorico.Net

diamo sulla sinistra la strada che conduce alla zona SANT’EVASIO.
Tratteremo questa zona e quella del PARASIO perchè, anche se non
inserite nel contesto del Borgo e soltanto sfiorate dal disastro della
diga, sono sempre state una presenza importante della vita del rione.
La prima casa che incontriamo sulla destra della strada è la cascina
BUGHESA VECCHIA, dove, con la mamma MARIA, alloggiavano i
fratelli GARRONE. RICO e PILI facevano i materassai, ROMOLO il
tappezziere. Sopra la Bughesa Vecchia si trovava la villa BERTOLINI.
Quasi di fronte c’era la PALAZZINA, la villa del dottor EUGENIO
LUGARO, appartenente ad una famiglia di possidenti genovesi attivi
anche in campo marittimo. Questa villa aveva due accessi, uno in via
S.Evasio e l'altro sulla strada provinciale, di fronte al convento delle
Suore di clausura. I terreni dei Lugaro coprivano una grande area verde
che arrivava fino alle riva dell'Orba.
Al civico 5 si trovava il CASALE MARCUCCI di ANTONIO
REPETTO. Un po' più in su c’era la villa del notaio PERFUMO, originario
di Roccagrimalda, che qui abitava con la moglie e la figlia
EMMA. A quel tempo era il podestà fascista di Ovada.
Proseguendo per la strada di S.Evasio troviamo il RILE, la villa del
dottor CORTESE, un aristocratico molto conosciuto negli ambienti
portuali genovesi. Aveva due figli: SIMONA, sposata con l'avvocato
CERESETO e LUIGI, valente musicista ed autore di brani classici.
Continuando a salire troviamo la villa GOTELLI, il RILE SUPE-
RIORE, il CASCINOTTO, la casa TROMETTI di GIUSEPPE FER-
RARI, fino ad arrivare alla villa COGLIOLO, il cui proprietario, il
senatore e professore PIETRO COGLIOLO, era un penalista di livello
internazionale. Aveva uno studio legale a Genova e clienti in tutta
Italia. Pioniere delle attività aeronautiche, fu il fondatore dell'Aeroclub
di Genova. Quando Benito Mussolini, nel 1923, volle creare l'Arma
Azzurra, cioè l'Aviazione Militare fascista, incaricò il Cogliolo di redigere
il Codice Aeronautico. Il Senatore, coniugato con CORINNA
SCHMIDT, aveva due figlie: LUCIA, coniugata FAINI e l'ultima nata,
la MIMINA. Le figlie amavano molto l'equitazione ed erano solite
arrivare nel Borgo in perfetta tenuta da amazzoni, suscitando l'ammirazione
di chi incontravano. Il professor Cogliolo era un uomo di
costumi rigidi ed intransigenti, a conferma dei quali ricorderemo in
seguito diversi episodi.
Salendo ancora troviamo la casa SANGUINETTI di GIUSEPPE
CERVETTI, la villa ROSA di ANGELO GAGGINO, la cascina ZOR-
ZETTA di ANGELO PASTORINO, i BACIURINI ed infine la
CASCINA di SANT'EVASIO di BARTOLOMEO NOCE.
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