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capitolo 5 LA - Archiviostorico.Net

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gamella di “tubi” in brodo toccava anche a loro. Quindi riprendevano<br />

le sacchette e se ne ritornavano a casa come se niente fosse.<br />

Conoscevano alla perfezione tutte le piante di frutta della zona e al<br />

momento del raccolto precedevano sempre il legittimo proprietario.<br />

Una sera, Giancarlo e Renato se ne stavano beatamente appollaiati su<br />

un ramo di ciliegio quando sopraggiunse il padrone. Quale risarcimento<br />

per le ciliege che gli avevano mangiato, pretese che riempissero due<br />

cestini da portare al mercato. I due ragazzi acconsentirono subito e il<br />

padrone fiducioso se ne andò, ripromettendosi di ripassare quando i<br />

cestini fossero pieni. Finì che Giancarlo e Renato saltarono giù dall'albero,<br />

lasciando i cestini vuoti appesi ai rami.<br />

I tre birichini venivano costantemente guardati a vista e i loro movimenti<br />

controllati, ma riuscivano sempre a farla franca.<br />

Il recupero dei metalli era una loro fonte di guadagno. Rastrellavano<br />

più o meno lecitamente tutti i materiali ferrosi che trovavano, e li andavano<br />

a vendere a Lorenzo Marchelli, il ciclista, che, a sua volta, li<br />

rivendeva alle fonderie.<br />

La rete fognaria del Borgo aveva il suo sbocco sulle rive del torrente<br />

Orba. Risalendo lungo il cunicolo, si poteva arrivare sotto le cantine<br />

del Mandrognein, dove erano a stagionare un bel numero di insaccati.<br />

Attraverso l'inferriata, con una lunga canna con in cima un uncino<br />

venivano "pescati" i salami, che successivamente venivano consumati<br />

in allegria nella gureia.<br />

I tre ragazzi sono stati i primi ricostruttori del Borgo. Dopo la diga<br />

recuperavano i mattoni delle case distrutte, li ripulivano dai calcinacci<br />

e li vendevano ad un prezzo conveniente. Poteva anche accadere che<br />

gli stessi mattoni passassero di proprietario dall'oggi al domani: un<br />

giorno venivano venduti all'uno, nella notte venivano ripresi e al mattino<br />

successivo venduti all'altro.<br />

Bastava che i ragazzi vedessero un avventore entrare nella bottega di<br />

Nero per tagliarsi i capelli, per dare il segnale di via libera e saccheggiare<br />

il pergolato dietro la bottega. Nero ci teneva molto ai suoi grappoli<br />

dorati, ma riusciva a mangiarne ben pochi.<br />

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