PDF 16,7 MBytes - Comune di Calco
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c - PIANO TERRITORIALE REGIONALE (P.T.R.)<br />
Adottato con DGR del <strong>16</strong> gennaio 2008, n.6447<br />
P.G.T. – Documento <strong>di</strong> Piano - RELAZIONE – <strong>Calco</strong> – Lecco<br />
A poco più <strong>di</strong> due anni dall'apertura del Forum per il PTR (31 ottobre 2006 - evento pubblico Palazzo della<br />
Regione Lombar<strong>di</strong>a, sala Gaber), il Consiglio Regionale ha adottato il Piano Territoriale Regionale (DCR<br />
del 30 luglio 2009).<br />
Il PTR è l'esito <strong>di</strong> un'intensa attività <strong>di</strong> confronto interna alla Regione e con il territorio, attraverso momenti<br />
istituzionali, <strong>di</strong> partecipazione e informazione, tra cui in particolare gli Incontri sul Territorio con Enti locali e<br />
altri soggetti che hanno responsabilità <strong>di</strong> governo per il territorio (materiali e informazioni <strong>di</strong>sponibili nella<br />
sezione Archivio eventi).<br />
L'approvazione del Consiglio Regionale rappresenta anche un importante momento della Valutazione<br />
Ambientale che ha accompagnato la pre<strong>di</strong>sposizione degli elaborati ed è finalizzata a garantire la<br />
sostenibilità delle scelte del Piano; acquistano inoltre imme<strong>di</strong>ata efficacia alcuni contenuti che costituiscono<br />
un aggiornamento del Piano Territoriale Paesistico Regionale (vigente dal 2001), che viene assunto e<br />
aggiornato dal PTR.<br />
Il Piano passa ora alla fase delle osservazioni da parte <strong>di</strong> tutti i citta<strong>di</strong>ni e le istituzioni, secondo le procedure<br />
previste dalla l.r.12/05. Il termine per le osservazioni scade il 17 ottobre 2009<br />
Il Documento <strong>di</strong> Piano è l'elaborato <strong>di</strong> raccordo tra tutte le altre sezioni del PTR poiché, in forte relazione<br />
con il dettato normativo della l.r.12/05, definisce gli obiettivi <strong>di</strong> sviluppo socio economico della<br />
Lombar<strong>di</strong>a in<strong>di</strong>viduando 3 macro-obiettivi (principi ispiratori dell'azione <strong>di</strong> Piano con <strong>di</strong>retto riferimento alle<br />
strategie in<strong>di</strong>viduate a livello europeo) e 24 obiettivi <strong>di</strong> Piano.<br />
La declinazione degli obiettivi è strutturare secondo due logiche: dal punto <strong>di</strong> vista tematico e dal punto <strong>di</strong><br />
vista territoriale.<br />
La declinazione territoriale è effettuata sulla base dell'in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> sistemi territoriali considerati come<br />
chiave <strong>di</strong> lettura del sistema relazionale a geometria variabile ed integrata, che si attiva e si riconosce<br />
spazialmente nel territorio: Sistema Metropolitano, Sistema della Montagna, Sistema Pedemontano, Sistema<br />
dei Laghi, Sistema della Pianura Irrigua, Sistema del Fiume Fiume Po e Gran<strong>di</strong> Fiumi <strong>di</strong> Pianura.<br />
Il Documento <strong>di</strong> Piano definisce le linee orientative dell'assetto del territorio regionale identificando gli<br />
elementi <strong>di</strong> potenziale sviluppo e <strong>di</strong> fragilità che si ritiene in<strong>di</strong>spensabile governare per il perseguimento degli<br />
obiettivi.<br />
La definizione degli orientamenti è costruita in riferimento agli obiettivi prioritari <strong>di</strong> interesse regionale,<br />
identificati ai sensi dell'art.19, comma 2 lett.b della legge 12/2005: poli <strong>di</strong> sviluppo regionale, le zone <strong>di</strong><br />
preservazione e salvaguar<strong>di</strong>a ambientale e infrastrutture prioritarie.<br />
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