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Impaginato Atti.pub - Archivio Nucleare

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<strong>Nucleare</strong>: la ripartenza dopo il referendum ATTI pagina 115<br />

Il terrorismo nucleare: da ipotesi a minaccia<br />

Professore Vittorfranco Pisano, Colonnello tSG di Polizia Militare Usa (Ris.)<br />

Capo Dipartimento Scienze Informative per la Sicurezza, UP Unintess - Università Internazionale di Scienze Sociali<br />

Seppure l’ipotesi del terrorismo<br />

nucleare sia stata presa in<br />

considerazione in ambienti<br />

accademici sin dal 1946, ancora<br />

all’inizio degli Anni Ottanta<br />

solo una ristretta pattuglia di<br />

osservatori politici e di specialisti<br />

in materia di sicurezza ipotizzava<br />

l’avvento di un superterrorismo<br />

ad opera di gruppi eversivi<br />

già esistenti o di prevedibile<br />

formazione. D’allora, particolarmente<br />

a seguito del sorgere e<br />

dell’incalzare del terrorismo di stampo radicale<br />

islamico accompagnato da straordinaria<br />

letalità, il rischio del superterrorismo costituisce<br />

una preoccupazione quotidiana.<br />

Per superterrorismo, anche denominato<br />

megaterrorismo, iperterrorismo e terrorismo<br />

catastrofico, s’intende il ricorso ad armi di<br />

distruzione di massa, ovvero ordigni nucleari<br />

e radiologici ed agenti batteriologici e chimici,<br />

da parte di aggregazioni terroristiche.<br />

Il terrorismo - tanto<br />

fenomeno complesso<br />

quanto termine impreciso<br />

e controverso -<br />

può essere funzionalmente<br />

descritto come<br />

una forma di conflittualità<br />

non convenzionale<br />

caratterizzata da<br />

quattro elementi essenziali:<br />

la violenza criminale;<br />

il movente politico,<br />

politico-religioso o<br />

politico-sociale; l’adozione<br />

di strutture e<br />

dinamiche clandestine;<br />

e, infine, l’azione da<br />

parte di aggregazioni<br />

non statali con o senza<br />

il sostegno di uno Stato<br />

patrono.<br />

Le aggregazioni terroristiche, a<br />

seconda delle loro radici ideologiche,<br />

sono alternativamente<br />

ispirate dall’estremismo di<br />

destra o di sinistra, dall’oltranzismoetnico-nazionalistaseparatista,<br />

dal radicalismo<br />

religioso o dal perseguimento<br />

di specifici valori sociali come,<br />

paradossalmente, i diritti umani,<br />

l’ambientalismo e la pace<br />

universale.<br />

L’impiego di armi di distruzione<br />

di massa, in particolar modo quelle nucleari,<br />

difficilmente potrebbe interessare le aggregazioni<br />

terroristiche aventi finalità di destra, di<br />

sinistra o d’indipendenza nazionale oppure<br />

miranti al raggiungimento, nella maggior<br />

parte dei casi, di specifici valori sociali, poiché<br />

il risultato sarebbe sproporzionato rispetto<br />

ai loro fini ultimi, che non consistono nella<br />

distruzione totale dell’asserito nemico, ma nel<br />

sovvertimento radicale dell’assetto politico o<br />

sociale. Infatti esse<br />

si avvalgono di<br />

armi da fuoco e di<br />

esplosivi convenzionali.<br />

Il rischio del ricorso<br />

alle armi di distruzione<br />

di massa<br />

riguarda, invece,<br />

aggregazioni terroristiche<br />

animate dal<br />

movente politicoreligioso,<br />

il quale<br />

comporta la pratica<br />

della religione non<br />

come fede ma come<br />

ideologia e mira<br />

all’effettivo annientamento<br />

di eretici,<br />

scismatici, apostati<br />

e infedeli in genera-

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