Impaginato Atti.pub - Archivio Nucleare
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pagina 116<br />
le. Un’altra categoria di aggregazioni terroristiche<br />
che potrebbe prendere in considerare le<br />
armi di distruzione di massa è quella dei cosiddetti<br />
ecologisti della restaurazione, i quali<br />
intendono ricondurre il mondo allo stato primordiale.<br />
Per entrambe le categorie il superterrorismo<br />
potrebbe rappresentare lo strumento<br />
più idoneo e immediato per la fruizione<br />
delle loro aspirazioni.<br />
Il radicalismo islamico, anche noto come<br />
jihadismo e sicuramente da non confondersi<br />
con l’abituale pratica religiosa dell’Islam, è<br />
da un ventennio la matrice terroristica più<br />
dinamica e minacciosa. Essa ha comportato<br />
l’esponenziale incremento del terrorismo<br />
internazione, degli attacchi suicidi, degli<br />
attentati indiscriminati in luoghi <strong>pub</strong>blici e sui<br />
mezzi di trasporto, del proselitismo radicale<br />
religioso nelle carceri e delle aggregazioni a<br />
struttura binaria, da un lato terroristica e dall’altro<br />
lato dedita al reperimento di fondi anche<br />
da donatori inconsapevoli. Nondimeno, rien-<br />
ATTI<br />
<strong>Nucleare</strong>: la ripartenza dopo il referendum<br />
tra nelle dichiarate intenzioni del jihadismo<br />
l’acquisizione e l’impiego delle armi di distruzione<br />
di massa con la convinzione di<br />
compiere un dovere religioso. Tale volontà è<br />
suffragata da specifici riferimenti in manuali<br />
di addestramento, testimonianze di ex militanti,<br />
episodi riguardanti atti preparatori e<br />
ricorrenti minacce di atti di terrorismo sempre<br />
più devastanti.<br />
Bisogna però distinguere tra le intenzioni e<br />
l’effettiva acquisizione e impiego di armi di<br />
distruzione di massa.<br />
Delle armi di distruzione di massa quella<br />
nucleare è palesemente la più micidiale. Ne<br />
segue che il terrorismo nucleare è potenzialmente<br />
rischiosissimo. Tuttavia sono limitate<br />
le probabilità che si verifichino esplosioni<br />
nucleari ad opera di aggregazioni non statali.<br />
Né è probabile che tali aggregazioni possano<br />
contare sulla generosità di Stati sostenitori<br />
non solo perché le armi nucleari, data la loro<br />
peculiarità e pericolosità, sono rigidamente<br />
custodite da chi le possiede, ma anche in<br />
ragione del fatto che il rapporto tra Stati sostenitori<br />
e gruppi terroristici sostenuti é di<br />
natura precaria.<br />
Come le altre armi di distruzione di massa,<br />
quella nucleare comporta problemi di produzione,<br />
conservazione/stoccaggio, occultamento,<br />
trasporto ed effettiva utilizzazione, ma in<br />
misura ancora più sostanziosa. Per quanto<br />
riguarda la produzione in particolare, va tenuto<br />
presente che la conoscenza teorica della