Impaginato Atti.pub - Archivio Nucleare
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<strong>Nucleare</strong>: la ripartenza dopo il referendum ATTI pagina 153<br />
ideato dal PD, depositario della scienza e non<br />
solo della cultura umanistica, e che per un secolo<br />
ne trarrà profitto (dai soliti sacrifici Imposti<br />
ai contribuenti, che non sono purtroppo<br />
prerogativa dei soli governi di centro-destra).<br />
È praticamente nulla invece la possibilità che<br />
vengano prese in considerazione, neanche da<br />
un illuminato governo di centro-sinistra, le<br />
troppo geniali invenzioni dell’ing. Bottoni,<br />
quali la “centrale nucleare offshore”,<br />
il “reattore a piombo<br />
fuso” e la mitica tecnologia,<br />
dal valore anche storicamente<br />
suggestivo che da esso può<br />
derivare, basata sul principio<br />
del “termometro di Galileo”,<br />
in cui gli elementi assorbitori<br />
di neutroni e quindi regolatori<br />
della reazione a catena sono<br />
proprio quelle masse che nel<br />
termometro di Galileo si spostano<br />
verso l’alto o verso il<br />
basso a seconda della temperatura<br />
del fluido in cui galleggiano<br />
(in questo caso il piombo).<br />
Ma con la morte del nucleare a fissione, è<br />
riaffiorato anche un curioso “esperimento”,<br />
che, a detta degli inventori, ha raggiunto ormai<br />
il grado di sviluppo per tentare l’avventura<br />
industriale. Se ne parla diffusamente in<br />
un filmato di ben 40 minuti sul sito<br />
http://22passi.blogspot.com/2011/06/lowenergy-nuclear-revolution.html,<br />
che vale la<br />
pena di commentare (in modo comprensibile<br />
anche a chi non abbia voglia di vederlo) a<br />
dimostrazione del baratro scientifico aperto<br />
dal referendum davanti allo sviluppo energetico<br />
italiano: in altre parole, soppresso, mediante<br />
referendum, il nucleare “fattibile”,<br />
perché noto e sperimentato (e sicuro!), rimane<br />
in Italia soltanto la fantascienza, situazione<br />
da considerare vergognosa nel Paese dove la<br />
scienza e l’ingegneria nucleare sono nate negli<br />
anni 30 e sono progredite mantenendo una<br />
supremazia mondiale fino all’inizio degli anni<br />
’60, quando la politica e l’ignoranza da essa<br />
alimentata le ha drasticamente soppresse.<br />
L’esperimento descritto solo approssimativamente<br />
nel filmato (anche per motivi di<br />
segretezza industriale) si ispira alla<br />
“scoperta” del 1989 fatta da Pons e Fleischmann<br />
(università dello Utah, U.S.A.), che<br />
furono sbugiardati dalla comunità scientifica<br />
quando pretesero, senza poterlo dimostrare o<br />
riprodurre, di avere trovato il modo di fare<br />
unire “a freddo” (cioè a temperature inferiori<br />
ai 100 °C) coppie di ioni di deuterio a formare<br />
ioni di elio, simulando, ma a temperatura<br />
ambiente, il notissimo fenomeno che si verifica<br />
nelle Stelle a decine di<br />
migliaia di gradi, come mezzo<br />
secolo fa già tentava di fare<br />
Rubbia al CERN, con modestissimo<br />
successo e ingente<br />
spesa, e come oggi si riprova<br />
a fare in un impianto faraonico<br />
(ITER) a Cadarache<br />
(Francia) e, con minori costi e<br />
pretese e migliori prospettive<br />
di riuscita, all’ MIT di Boston,<br />
Massachusetts, U.S.A.<br />
(prof. Coppi). L’esperimento<br />
si basa, come si vede, su un<br />
fenomeno di “fusione nucleare”,<br />
saltando a piè pari (cioè