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Impaginato Atti.pub - Archivio Nucleare

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<strong>Nucleare</strong>: la ripartenza dopo il referendum ATTI pagina 179<br />

Edoardo Cicali<br />

Spesso da noi in<br />

Italia si guarda alla<br />

Germania come il<br />

paese dell’efficienza<br />

e del buonsenso, anche quando, invece,<br />

gli amici tedeschi fanno scelte all’opposto di<br />

questi due parametri. Lo dimostrano le dubbie<br />

(se non ipocrite) scelte del Cancelliere<br />

Angela Merkel riguardo all’abbandono dell’atomo<br />

dopo gli eventi giapponesi.<br />

Dal TMN news e dal “Corriere della Sera”,<br />

in data 18/07 u.s., si apprende che la Germania<br />

comprerà elettricità prodotta dalla costruenda<br />

centrale elettronucleare di Kaliningrad<br />

che, secondo le previsioni della russa<br />

Rosatom, sarà in grado di soddisfare le necessità<br />

elettriche di Berlino e non solo.<br />

“Le previsioni di Mosca, - si legge sull’articolo<br />

del “Corriere della Sera” - dopo l'addio<br />

tedesco al nucleare, guardano alla Germania<br />

come acquirente di elettricità russa. Kirill<br />

Komarov, vice direttore di Rosatom, colosso<br />

dell'atomo russo ha parlato di un progetto<br />

destinato a "suscitare l'interesse dei partner<br />

tedeschi che sono interessati a forniture<br />

supplementari di energia elettrica".<br />

Rosatom ha una centrale nucleare in costruzione<br />

in prossimità del confine con l'UE, a<br />

Kaliningrad, la centrale nucleare del<br />

Baltico. Sarà questa, composta di<br />

due unità - la prima andrà in esercizio<br />

nel 2016, la seconda nel 2018 -<br />

a produrre energia anche per l'esportazione.<br />

La Russia ha invitato<br />

altri partner a partecipare al progetto,<br />

compresa l'italiana Enel. "Ci<br />

auguriamo vivamente che questo<br />

concetto (la costruzione di un polo<br />

energetico del Baltico) sarà accolta<br />

con favore dalla comunità imprenditoriale<br />

tedesca", ha detto Komarov.<br />

Il governo prevede per la Germania<br />

nel 2020 di aumentare la<br />

quota di elettricità da fonti rinnovabili<br />

al 35% rispetto all'attuale 19%.<br />

Referente per la Regione Toscana<br />

del Comitato Italiano per il Rilancio del <strong>Nucleare</strong><br />

Se Se Se Se Se Se Se la la Germania Germania si si “italianizza”<br />

“italianizza”<br />

l’Italia, l’Italia, allora, allora, si si “inglesizzi”!<br />

“inglesizzi”!<br />

Si presume che otto dei 17 impianti nucleari<br />

tedeschi verranno disabilitati già nei prossimi<br />

mesi, altri a poco a poco.”<br />

Credo che le tante chiacchiere sull’indipendenza<br />

energetica tedesca grazie alle fonti<br />

rinnovabili porteranno inevitabilmente ad un<br />

unico risultato: più importazione di gas ed<br />

elettricità dalla Russia (che già si frega le<br />

mani) e più consumo di carbone del quale,<br />

come sappiamo, la Germania è ricchissima<br />

… Questo a scapito del maggior inquinamento<br />

e degli irraggiungibili limiti imposti dal Protocollo<br />

di Kyoto. Situazione simile – carbone<br />

a parte – alla nostra! Vi pare?...<br />

Tralasciando il fatto curioso che compriamo<br />

a man bassa pannelli fotovoltaici e pale eoliche<br />

a Made in Germany, prodotte anche<br />

grazie all’energia nucleare, concludo con<br />

questa provocazione: perché dobbiamo sempre<br />

parlare e tentare di seguire le scelte tedesche<br />

e non, per esempio, quelle inglesi? In<br />

Inghilterra, Fukushima o non Fukushima, il<br />

Governo ha già scelto 8 nuovi siti per rimpiazzare<br />

i suoi vecchi reattori nucleari; tutto<br />

con l’avallo del ministro dello sviluppo e dell’industria,<br />

nota antinuclearista.<br />

Se la Germania si vuol italianizzare, noi<br />

italiani dovremmo “inglesizzarci”

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