Impaginato Atti.pub - Archivio Nucleare
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pagina 122<br />
popolo italiano ha fatto bene oppure no. Sarebbe<br />
il caso di ricordare alcune sequenze di<br />
eventi storici essenziali della Storia Europea.<br />
Si tratta di fatti incontestabili. Ogni volta che<br />
il popolo italiano ha seguito il popolo tedesco<br />
in decisioni importanti, ha sempre sbagliato.<br />
D'altra parte l'atteggiamento psicologico<br />
medio degli italiani, negli ultimi decenni, è<br />
stato quello dalla posizione della sindrome<br />
NIMBY (Not In My Back Yard), che colpisce<br />
anche nel caso della localizzazione delle<br />
miniere di carbone, dei gassificatori e dei<br />
termovalorizzatori. Negli ultimi tempi, la<br />
posizione si è aggravata trasformandosi in<br />
sindrome BANANA (Build Absolutely Nothing<br />
Anywhere Near Anything): non si costruisca<br />
assolutamente niente e nulla in Italia<br />
e da nessuna parte.<br />
Frattanto il Ministro dello Sviluppo Economico<br />
On Romani ha illustrato un nuovo piano<br />
energetico in via di allestimento per l'autunno.<br />
Questo nuovo piano strategico farà leva su:<br />
La sicurezza degli approvvigionamenti di<br />
carburanti fossili con incremento della produzione<br />
nazionale di petrolio e gas (si allude al<br />
petrolio e gas esistente in Basilicata, Molise,<br />
Puglie e off-shore ecc.).<br />
La realizzazione operativa di questa scelta<br />
va però contro la costruzione di riserva di<br />
scorte petrolifere necessarie ai bisogni strategici<br />
e logistici anche in ottemperanza alle<br />
Direttive Europee che, invece, impongono<br />
miglioramenti sostanziali di scorte petroliere<br />
in Italia. Secondo il ministro Romani sono<br />
previsti due tipi di miglioramenti: la costituzione<br />
e gestione di una piattaforma informativa<br />
telematica e lo sviluppo di consorzi di<br />
ATTI<br />
<strong>Nucleare</strong>: la ripartenza dopo il referendum<br />
acquisto tra gli operatori attivi nel mercato<br />
all’ingrosso dei prodotti petroliferi.<br />
La ristrutturazione del quadro comunitario<br />
della tassazione prodotti energetici in<br />
modo da ridurre la tassazione degli stessi<br />
prodotti in Italia.<br />
La riforma settore carburanti per garantire<br />
energia in condizioni di sicurezza, affidabilità<br />
ed economicità. Questi elementi sono essenziali<br />
e costituiscono la garanzia unica per la<br />
realizzazione della competitività e del quadro<br />
legislativo e regolatorio stabile”.<br />
La ricerca, l'innovazione e il clima per<br />
continuare a lottare per la attuazione della<br />
Direttiva 20-20-20.<br />
La realizzazione di nuove tecnologie di<br />
cattura e sequestro della CO2 (CCS, Carbon<br />
Capture and Storage) in modo da fornire una<br />
sostanziosa riduzione delle emissioni da centrali<br />
termoelettriche e impianti di raffinazione.<br />
La eliminazione progressiva del peso della<br />
burocrazia inutile, per render l'impresa facile<br />
come nel resto dell’Europa: non possiamo<br />
lasciare che i nostri competitori sul mercato<br />
internazionale abbiano un così grande vantaggio”<br />
a causa di “problematiche” che non dipendono<br />
dall’esecutivo ma dipendono “da<br />
leggi regionali, da consolidati ideologismi<br />
paleo ambientalisti che non ci garantiscono un<br />
sicuro approvvigionamento energetico”.<br />
La sempre maggior attenzione alle rinnovabili<br />
“che rappresentano il futuro della produzione”.<br />
Andrebbe notato però che bisognerebbe anche<br />
considerare, come dicono negli USA, la fonte<br />
energetica nucleare come artificialmente rinnovabile.<br />
Esiste tuttavia un problema, ha spiegato<br />
il ministro Romani e cioè che in un anno<br />
“su 8.760 ore il fotovoltaico produce solamente<br />
per 1000 ore al Nord e 1.500 al Sud”.