31.05.2013 Views

Impaginato Atti.pub - Archivio Nucleare

Impaginato Atti.pub - Archivio Nucleare

Impaginato Atti.pub - Archivio Nucleare

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

pagina 64<br />

gazione del nucleare era nel quesito referendario<br />

originario che chiedeva abrogazione<br />

dell’art. 7, comma 1, lettera D) per la<br />

“realizzazione nel territorio nazionale di<br />

impianti di produzione di energia nucleare”.<br />

Poiché è stata accolta dalla Cassazione l’istanza<br />

dell’Idv di trasferire il quesito referendario<br />

(sul nucleare) sulle nuove norme contenute<br />

nel decreto “Omnibus”, il quesito è stato<br />

riformulato prevedendo l'abrogazione del<br />

comma 1 e 8 dell'articolo 5 dl 31/03/2011<br />

n.34, convertito con modificazioni dalla<br />

legge 26/05/2011 n.75. Anche la Consulta,<br />

con sentenza depositata (presidente Quaranta,<br />

redattore Tesauro), ha ritenuto, che il quesito<br />

referendario, come riformulato dopo il decreto<br />

omnibus, poteva andare a referendum e<br />

così è stato. Il referendum, tenuto in data 12 e<br />

13 giugno 2011, è stato votato dal 57% degli<br />

aventi diritto in Italia. I Sì all’abrogazione<br />

sono stati intorno al 95%.<br />

Cosa dice il comma 1 dell’art.5? “Al fine<br />

di acquisire ulteriori evidenze scientifiche,<br />

mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza<br />

nucleare, sui profili relativi alla sicurezza<br />

nucleare, tenendo conto dello sviluppo<br />

tecnologico in tale settore e delle decisioni<br />

che saranno assunte a livello di Unione europea,<br />

NON SI PROCEDE alla definizione e<br />

attuazione del programma di localizzazione,<br />

realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale<br />

di impianti di produzione di energia<br />

elettrica nucleare”.<br />

Siccome è stato abrogato: si può procedere<br />

all’attuazione del Piano <strong>Nucleare</strong>!!!<br />

Cosa dice il comma 8 dell’art.5? In sostanza<br />

dice che entro dodici mesi il Consiglio<br />

dei Ministri adotta la strategia energetica<br />

nazionale: “Entro dodici mesi dalla data di<br />

entrata in vigore della legge di conversione<br />

del presente decreto il Consiglio dei Ministri,<br />

su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico<br />

e del Ministro dell'Ambiente e della<br />

tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza<br />

permanente per i rapporti tra lo Stato,<br />

le regioni e le province autonome di Trento e<br />

di Bolzano e acquisito il parere delle competenti<br />

Commissioni parlamentari, Adotta la<br />

strategia energetica , che individua le priorità<br />

e le misure necessarie al fine di garantire la<br />

ATTI<br />

<strong>Nucleare</strong>: la ripartenza dopo il referendum<br />

sicurezza nella produzione di energia, la diversificazione<br />

delle fonti energetiche e delle<br />

aree geografiche di approvvigionamento, il<br />

miglioramento della competitività del sistema<br />

energetico nazionale e lo sviluppo delle infrastrutture<br />

nella prospettiva del mercato interno<br />

europeo, l'incremento degli investimenti in<br />

ricerca e sviluppo nel settore energetico e la<br />

partecipazione ad accordi internazionali di<br />

cooperazione tecnologica, la sostenibilità<br />

ambientale nella produzione e negli usi dell'energia,<br />

anche ai fini della riduzione delle<br />

emissioni di gas ad effetto serra, la valorizzazione<br />

e lo sviluppo di filiere industriali nazionali.<br />

Nella definizione della Strategia, il Consiglio<br />

dei Ministri tiene conto delle valutazioni<br />

effettuate a livello di Unione europea e a<br />

livello internazionale sulla sicurezza delle<br />

tecnologie disponibili, degli obiettivi fissati a<br />

livello di Unione europea e a livello internazionale<br />

in materia di cambiamenti climatici,<br />

delle indicazioni dell'Unione europea e degli<br />

organismi internazionali in materia di scenari<br />

energetici e ambientali”<br />

Siccome è stato abrogato: Quindi si può<br />

partire con la costruzione di centrali nucleari<br />

già da subito pur non avendo un piano<br />

energetico e, anche, senza aspettare il parere<br />

dell’Unione Europea.<br />

INFATTI IL 15 GIUGNO 2011 UN AR-<br />

TICOLO DI GIORGIO PRINZI DEL CIRN<br />

(Comitato Italiano per il Rilancio del <strong>Nucleare</strong>)<br />

SU “L’OPINIONE DELLE LIBERTÀ“ fa<br />

sapere: “Non hanno cancellato il nucleare,<br />

ma solo la moratoria di un anno (comma 1)<br />

e il farraginoso apparato (comma 8) per<br />

procedere al suo riavvio. Paradossalmente il<br />

Governo, proprio grazie al risultato referendario,<br />

potrebbe ripartire immediatamente con il<br />

programma nucleare (non c’è più la moratoria<br />

sancita dal comma 1) senza dovere consultare<br />

la sequela di enti ostici ed ostili elencati nel<br />

comma 8. Si tratta di un paradosso giuridico.<br />

Perché si tratta di un paradosso giuridico?<br />

Perché il problema di fondo è che manca<br />

il consenso popolare. Quindi il problema<br />

adesso è solo politico.<br />

È evidente l’effetto dell’incidente di Fukushima<br />

1 ma la realtà è che nel futuro non<br />

saranno le energie rinnovabili intermittenti

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!