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Impaginato Atti.pub - Archivio Nucleare

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pagina 72<br />

Per dimostrare che il nucleare è una<br />

fonte pulita è ancora più facile. L’energia<br />

nucleare presenta sensibili vantaggi sul piano<br />

ambientale, per questo va considerata come<br />

una “fonte energetica verde”. Il caso raro di<br />

un incidente nucleare non fa testo al riguardo.<br />

Infatti una centrale a uranio da 1000 MWe<br />

movimenta annualmente circa 20 tonnellate<br />

di combustibile (2 carri ferroviari all’anno) e<br />

produce circa 2 tonnellate di rifiuti ad alta<br />

attività (derivanti dal ritrattamento del combustibile<br />

esaurito)e circa 20 tonnellate di materiali<br />

radioattivi a bassa e media attività. Una<br />

centrale termoelettrica a combustibili fossili<br />

della stessa potenza movimenta ogni anno da<br />

1 a 2 milioni di tonnellate di combustibile<br />

(nel caso del carbone si tratta di 1.000 carri<br />

ferroviari al giorno) e produce ogni anno (a<br />

seconda del combustibile adottato):da 4 a 7<br />

milioni di tonnellate di CO2, senza dimenticare<br />

i veri inquinanti scaricati in atmosfera<br />

che sono gli ossidi di zolfo, gli ossidi di azoto,<br />

il monossido di carbonio e le polveri. Nelle<br />

moderne<br />

centrali le emissioni<br />

al camino<br />

sono state ridotte,<br />

grazie agli<br />

impianti di abbattimento<br />

a<br />

valori molto<br />

bassi. Per esempio:<br />

SO2 è<br />

passato da 400<br />

a 100 mg/Nm³;<br />

NOx è passato<br />

da 200 a 100<br />

mg/Nm³ e meno;<br />

CO è rimasto<br />

a 250 mg/<br />

Nm³; le polveri sono scese da 50 a 15 mg/Nm³.<br />

Mentre per le ceneri si ha: da 25.000 a 100.000<br />

tonnellate di ceneri; da 1 a 400 tonnellate di<br />

metalli pesanti nelle ceneri. Ebbene nelle centrali<br />

nucleari questi scarichi non esistono.<br />

Questo è un aspetto di energia verde.<br />

Assicurazione impianti. Purtroppo ci<br />

troviamo a leggere in rete dichiarazioni strane,<br />

al limite dell'umorismo. Fra le tante se ne<br />

cita una: a detta di alcuni “spiritosi” sembre-<br />

ATTI<br />

<strong>Nucleare</strong>: la ripartenza dopo il referendum<br />

rebbe che nessuna assicurazione stipulerebbe<br />

polizze per le centrali nucleari a uranio. È una<br />

bufala. Il concetto è semplice e vale per l’auto,<br />

per il treno, per l’aereo e per la centrale.<br />

Per ottenere la licenza di esercizio dell’impianto<br />

occorre presentare, agli Enti di Controllo,<br />

tutta una serie di documenti tra i quali<br />

le polizze assicurative. Perciò l’assicurazione<br />

è obbligatoria altrimenti non viene rilasciata<br />

la licenza di esercizio. Per documentarsi al<br />

riguardo consultare il sito:<br />

www.nuclearinsurance.com/ .<br />

Confronto fra disastri energetici. Le<br />

fonti energetiche sono fondamentali per il<br />

benessere e la vita delle nazioni industrializzate<br />

e non , ma il loro uso comporta anche<br />

aspetti negativi di cui occorre tener conto e<br />

minimizzare. Ci riferiamo agli aspetti dannosi<br />

“collaterali” cioè ai disastri causati dall'estrazione,<br />

l'istradamento e l'utilizzo di fonti energetiche,<br />

sia per il loro sfruttamento diretto, sia<br />

per la produzione di energia elettrica. È doveroso<br />

un confronto. Iniziamo. L’energia idroelettrica,<br />

per<br />

esempio, è un'energiaintrinsecamente<br />

pulita e<br />

non inquinante<br />

per l'ambiente.<br />

Fra le rinnovabili<br />

è l'unica che<br />

ha realmente<br />

dimostrato di<br />

costituire una<br />

seria fonte alternativa.<br />

Tuttavia<br />

l'idroelettrico<br />

non è una fonte<br />

sicura e senza<br />

rischi. L'idroelettrico<br />

richiede infatti la costruzione di bacini<br />

artificiali posti ad una certa altezza, e questi<br />

racchiudono concentrata in sé una enorme<br />

quantità di energia potenziale idraulica che in<br />

caso di rottura della diga si abbatte con furia<br />

devastatrice sui paesi a valle. Per questa fonte<br />

energetica ricordiamo la tragedia del Vajont<br />

del 1963 in Italia con 1909 morti e quella di<br />

Banqiao del 1975 in Cina con 171.000 morti.<br />

Quest’ultima fu una grande tragedia che

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