31.05.2013 Views

Impaginato Atti.pub - Archivio Nucleare

Impaginato Atti.pub - Archivio Nucleare

Impaginato Atti.pub - Archivio Nucleare

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Nucleare</strong>: la ripartenza dopo il referendum ATTI pagina 67<br />

(uranio quasi rinnovabile), che producono più<br />

combustibile di quello che bruciano<br />

(autofertilizzanti), la disponibilità di uranio,<br />

con gli stock annunciati, passerà a 2.550 anni<br />

almeno. Ricordiamo che da dati Enea le riserve<br />

accertate dei combustibili fossili sono<br />

come durata: per il petrolio di 42 anni, 67<br />

anni per il gas e 198 anni per il carbone. L’umanità<br />

continuerà ad utilizzare l’energia<br />

nucleare anche quando dei combustibili<br />

fossili si sarà perso il ricordo. Per le quantità<br />

in gioco ricordiamo che per soddisfare il fabbisogno<br />

d’energia elettrica per l’intera vita<br />

media di ciascun italiano(80 anni), basterebbero<br />

56 g di uranio 235, una quantità che<br />

ciascuno di noi potrebbe tenere nel pugno di<br />

una mano, perché, a parità di massa, il combustibile<br />

nucleare produce oltre un milione di<br />

volte più energia del combustibile fossile.<br />

D’altro canto analogo è il discorso per la<br />

quantità dei prodotti di fissione derivanti<br />

dall’utilizzo dell’uranio. I prodotti di fissione<br />

(PF) risultanti dalla fissione dell’uranio utilizzato<br />

(56 gr) racchiuso simbolicamente nel<br />

pugno di una mano occuperebbero uno spazio<br />

equivalente al pugno dell’altra mano. Perciò<br />

le quantità e i volumi interessati dall’uso di<br />

questa fonte energetica sono irrisori. Allo<br />

stesso modo sono superabili i problemi<br />

tecnici posti.<br />

Si dice che le centrali nucleari non si<br />

possono fare in Italia perché è un Paese<br />

fortemente sismico e ad alta densità di popolazione<br />

dimenticando che il Giappone è il<br />

posto al mondo dove si registrano il maggior<br />

numero di terremoti. Si parla di circa 1000<br />

scosse all'anno superiori a Magnitudo 4<br />

(Scala Richter). La densità di popolazione è<br />

di 334 ab/km²(in Italia 199) eppure il Giappone<br />

ha ben 55 reattori nucleari. Spiego perché<br />

la sismicità non è un ostacolo per questi<br />

impianti. Fra tutti gli eventi naturali, infatti,<br />

quello che potrebbe avere le peggiori conseguenze,<br />

su un impianto nucleare, è senz'altro<br />

il terremoto. Per questo motivo particolare<br />

cura viene posta nella progettazione antisismica.<br />

Il progettista prende in considerazione<br />

due diversi tipi di eventi sismici: il primo,<br />

detto terremoto di esercizio (OBE = Operating<br />

Base Earthquake), è quel terremoto<br />

che si ritiene potrebbe verificarsi una volta<br />

nell'arco della vita operativa dell'impianto. In<br />

questo caso l'impianto viene progettato e<br />

costruito in modo che possa continuare il suo<br />

regolare esercizio in presenza di questo sisma.<br />

Tutte le strutture, sistemi e componenti,<br />

resisteranno pertanto senza danno alcuno alle<br />

sollecitazioni indotte dal terremoto base di<br />

esercizio.<br />

Il secondo evento sismico di riferimento è<br />

detto terremoto di spegnimento sicuro (SSE =<br />

Safe-Shut down Earthquake). È di intensità<br />

superiore al precedente ed è definito in base<br />

allo studio delle caratteristiche geologiche<br />

della zona quali: esistenza di faglie, loro orientamento,<br />

distanza , dimensioni, ecc. Da<br />

questa analisi delle caratteristiche della zona<br />

è possibile stabilire l'intensità di un sisma<br />

che, pur non essendosi mai verificato nel<br />

passato, in certe particolari condizioni potrebbe<br />

verificarsi in futuro. L'impianto è progettato<br />

e costruito in modo che, al verificarsi di<br />

tale improbabile sisma, le sue strutture, i suoi<br />

sistemi di sicurezza siano in grado di svolgere<br />

e portare regolarmente a termine la funzione<br />

loro affidata.<br />

Concludendo diciamo che le accelerazioni<br />

usate nei calcoli sono in genere, 0,12 g verticale<br />

e 0,08 orizzontale per l' O.B.E., e 0,24 g<br />

verticale e 0,16 orizzontale g per l' S.S.E. È<br />

chiaro che ci sono zone sismiche dove questi<br />

valori possono essere maggiori di quelli citati.<br />

L’impiantistica prevede, anche, tutta una<br />

serie di dissipatori passivi allo scopo di pre-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!