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I riflessi letterari dell'Unità d'Italia nella narrativa siciliana

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napoleoniche ma che sembra riflettere le passioni contraddittorie proprie della Sicilia del 1860, che<br />

è allo stesso tempo garibaldina e borbonica. Maestri e ispiratori del romanzo sono Foscolo, con il<br />

suo Jacopo Ortis, e Alessandro Dumas.<br />

La materia storica è stranamente attualizzata da una coincidenza: il deposto regime<br />

borbonico sta nobilitando l’azione delittuosa e antinazionale del nascente brigantaggio 9 ,<br />

presentandolo come erede del movimento clandestino della Carboneria meridionale di cinquant'anni<br />

prima, che gli stessi Borboni avevano favorito contro il governo napoleonico e di Murat. L’Italia è<br />

però ormai unita, e il giovane Verga teme questa insidia separatista del brigantaggio, che sta<br />

nascendo, sulle stesse montagne calabresi, e lo esprime attraverso le parole della protagonista<br />

femminile che depreca ardentemente la lotta fratricida e di quelle di Corrado,gran maestro della<br />

Carboneria, che viene giustiziato dai francesi e che morirà invocando la pacificazione, evocando i<br />

nomi di Carlo Alberto, Vittorio Emanuele, e Garibaldi, tutti insieme a suggellare un patto di<br />

concordia .<br />

Nel 1863,Giovanni Verga pubblicherà Sulle lagune, ambientato <strong>nella</strong> Venezia del 1861,<br />

ancora sotto gli austriaci, mentre i garibaldini hanno liberato il resto d’Italia. Protagonista del<br />

romanzo è l’ufficiale ungherese dell’esercito austriaco, Stefano Keller, che si innamora di una<br />

fanciulla italiana Giulia Collini, il cui padre e fratello sono perseguitati per i loro sentimenti di<br />

italianità, e che «spezzerà la sua sciabola sul lastrico» rifiutandosi di sparare sulla folla.<br />

Il romanzo non è ben riuscito, è ” un racconto incongruo” 10 , e sarà anche l’ultimo dei suoi<br />

romanzi storici.<br />

Nel 1865 Verga decide di trasferisce a Firenze, per lui ” il centro delle vita politica e<br />

intellettuale d’Italia” 11 . Il successo di pubblico,nel 1870, gli arrise con romanzo in forma epistolare,<br />

Storia di una capinera, scritto secondo modelli <strong>letterari</strong> celebri(l’Ortis, La Religieuse di Diderot,per<br />

la protagonista la manzoniana monaca di Monza)che sembra ispirarsi a fatti veri e racconta di una<br />

giovane educanda, che uscita dal convento e tornata a casa, nel 1856, per l’imperversare del colera,<br />

si innamorerà di un giovane ma, costretta dai parenti e dalla mancanza di una dote, tornerà in<br />

convento e «come una capinera in gabbia»,impazzirà, mentre il suo amato sposerà la sua sorellastra.<br />

Caterina Percoto,la scrittrice friulana,espresse il suo giudizio positivo sul romanzo,in una<br />

lettera, che venne inserita come prefazione al romanzo, sottolineando la vocazione da “romanziere<br />

9 Si trattò di una vera e propria “guerra civile”,che si scatenò in tutti i territori del Sud continentale,soprattutto in<br />

Calabria e in Basilicata. Si diedero alla macchia i renitenti alla leva,i soldati dopo lo scioglimento dell'esercito<br />

borbonico,i contadini,sostenuti inizialmente da Francesco II e il Papa. La risposta fu lo stato d'assedio e la legislazione<br />

speciale,i morti accertati furono 3451,ma già una Commissione d'inchiesta parlamentare del 1863 ipotizzava che fossero<br />

molti di più,intorno ai 7151.<br />

10 Borsellino,N., Storia di Verga,Roma-Bari :Laterza,1982,p.14<br />

11 Borsellino,N., Storia di Verga,Roma-Bari:Laterza, 1982,p.22<br />

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