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I riflessi letterari dell'Unità d'Italia nella narrativa siciliana

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omanzi 186 , strumento straniante e di rovesciamento ironico, rimane l'elemento più caratteristico ed<br />

innovativo dei romanzi di Camilleri e ne ha determinato, in parte il successo. I pensieri e i discorsi<br />

dei personaggi sono riportati informa indiretta e questo permette che ne conservino la naturalezza, il<br />

linguaggio funge da indicatore nel momento della ricerca della verità perché indica lo scarto tra<br />

verità ufficiale e verità effettiva e all'italiano burocratico ed ufficiale viene contrapposto il dialetto,<br />

portatore di verità.<br />

Camilleri che ha spesso dichiarato di volersi divertire a descrivere la mentalità mafiosa,<br />

tipicamente <strong>siciliana</strong> e abbastanza simile nel tempo, se rientra in uno dei personaggi, perché pensa<br />

che debbano essere gli storici o i giudici a parlare della mafia come sistema, nel 2007 ha pubblicato<br />

Voi non sapete. Gli amici, i nemici, la mafia, il mondo<br />

nei pizzini di Bernardo Provenzano 187 per raccontare come la Procura e la polizia sia riuscita a<br />

catturare, dopo quarant'anni l'ultimo grande boss, Provenzano, di cui viene fatto un ritratto<br />

attraverso l'analisi dei suoi famosi pizzini, i bigliettini su cui scriveva gli ordini per i suoi uomini.<br />

Sono due i suoi saggi storici sulla Sicilia dell'Ottocento: La bolla di componenda 188 e La<br />

189 .<br />

strage dimenticata<br />

È stato Sciascia a spingere Andrea Camilleri a scrivere La strage dimenticata su una strage<br />

accaduta a Porto Empedocle, nel 1848. Camilleri, utilizzando i meccanismi del giallo d'inchiesta,<br />

ricostruisce la strage e ne ritrova le cause, e lo fa per non far cadere nell'oblio i nomi, che non hanno<br />

mai trovato spazio in una lapide commemorativa, dei centoquattordici “servi di pena”, i galeotti,<br />

morti in prigione perché gli si voleva impedire di associarsi agli insorti in città. I responsabili di<br />

tale eccidio assurdo non furono puniti ma riuscirono ad occultare le loro colpe e a fare carriera.<br />

La bolla di componenda consisteva in un incredibile tariffario a stampa, emesso<br />

ufficialmente dal clero («bolla») con le percentuali da pagare alla Chiesa per i reati commessi<br />

garantendosi l'assoluzione. La componenda,come è detto nel risvolto di copertina, che è «accordo,<br />

compromesso»è «tutto il contrario della posizione di uno stato di diritto che non compone, ma<br />

garantisce imparzialmente contro i torti» mentre «lo Stato italiano quando venne[in Sicilia] si<br />

aggiustò a questa pratica tradizionale, con il brigantaggio, con la mafia e con i tanti prepotenti»,<br />

Camilleri cita una voce del Dizionario storico della mafia di Gino Pallotta<br />

COMPONENDA. Forma di compromesso, transazione, accordo fra amici. Veniva stipulata tra il<br />

capitano della polizia a cavallo e i malviventi o i loro complici in una data età storica della<br />

Sicilia 190<br />

186 Garzanti ,nel 1980,chiese a Camilleri di compilare un glossario da accludere a Un filo di fumo.<br />

187 Camilleri,Andrea,Voi non sapete,Milano:Mondadori,2007<br />

188 Camilleri, Andrea,La bolla di componenda,Palermo:Sellerio,2007(I ed.1993)<br />

189 Camilleri,Andrea,La strage dimenticata,Palermo:Sellerio ,1997(I ed.1984)<br />

190 Camilleri, Andrea,La bolla di componenda,Palermo:Sellerio,2007,p.32<br />

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