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I riflessi letterari dell'Unità d'Italia nella narrativa siciliana

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una tassa che era stata, nel 1872, decuplicata facendo aumentare il prezzo del pane e la tensione. Vi<br />

erano state manifestazioni di protesta con morti e feriti e il Governo aveva prima abolito la tassa per<br />

poi ripristinarla, questa volta le manifestazioni erano state più violente così come la repressione, che<br />

aveva causato dodici morti e quaranta feriti.<br />

Giovanni Bovara comincia a indagare su una truffa ai danni dell'Intendenza di finanza e<br />

scopre che alcuni suoi dipendenti vengono pagati per non effettuare dei controlli sui mulini, gestiti<br />

da don Cocò Afflitto, un potente uomo d'affari, che può controllare i politici locali e la stampa.<br />

Bovara cerca di denunciare la frode ai suoi superiori, che sono collusi con i mafiosi, e quando per<br />

caso è testimone dell'omicidio del parroco viene fatto passare per pazzo e accusato della morte del<br />

prete.<br />

L'unica mossa possibile per ribaltare la situazione è quella “del cavallo”, l'unico pezzo<br />

degli scacchi in grado di battere gli altri passando dalle caselle bianche a quelle nere e viceversa, la<br />

sua lingua madre, a lungo soffocata da un italiano imparato a scuola, la lingua della burocrazia, e<br />

dal genovese, che emerge nei momenti emotivi, nei sogni e nei soliloqui, deve essere recuperata,<br />

quindi, dice Bovara<br />

per scansare il piricolo che una parola venga pigliata pi un'àutra io ora parlu sulu in dialettu. 184<br />

Bovara deve capire i meccanismi,capire cosa c'è dietro le apparenze per vincere la<br />

partita,pensare in siciliano e fare una contromossa,per questo accuserà due persone importanti che<br />

non c'entrano direttamente nel delitto e i mafiosi a questo punto scaricheranno,uccidendolo,chi<br />

aveva commissionato il delitto e lo faranno scagionare.<br />

La presenza di diverse lingue è fondamentale in un romanzo, prevalentemente scritto in<br />

dialetto siciliano, quando parlano i personaggi siciliani, e che riporta in genovese i pensieri di<br />

Bovara. L'italiano vien usato dai carabinieri, dal procuratore, che sono ovviamente non siciliani, e<br />

nelle lettere-relazioni, che questi personaggi si scrivono.<br />

Veri e propri ostacoli comunicativi si segnalano tra i diversi dialetti, per gli inconciliabili<br />

contenuti culturali e morali che sottendono, il significato vero di ciò che viene detto o scritto si<br />

modifica in funzione di colui che parla, un esempio rappresenta il commento che il procuratore del<br />

Re Rebaudengo fa a proposito di una notizia apparsa su «La Gazzetta di Palermo»:<br />

"[Tale giornale] ha scritto che - il dottor La Calamita e' persona di spiccate doti di prudente<br />

equilibrio. - Questa frase, che dalle parti mie ha un preciso significato, da queste parti ne ha un<br />

altro." 185<br />

La presenza del dialetto, che aveva costituito un ostacolo alla pubblicazione dei suoi primi<br />

184 Camilleri,A.,La mossa del cavallo, Milano:Rizzoli,2008,p.213<br />

185 Ibidem,p234<br />

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