I riflessi letterari dell'Unità d'Italia nella narrativa siciliana
I riflessi letterari dell'Unità d'Italia nella narrativa siciliana
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morirà, la donna inviterà l'amante del marito e il figlio al funerale, e terrà con sé il bambino, è una<br />
donna sola, anomala in quell'ambiente perché continua a comportarsi come una contadina e<br />
Pirandello ha trattato “ questa donna in un modo grottesco, come se non avesse sentimenti” 313 per<br />
questo l'Agnello ammette di non amarlo molto e di non aver letto I vecchi e i giovani.<br />
Simonetta Agnello Hornby decide di far narrare la storia di Costanza Safamita, nata nel<br />
1859, dal basso, sarà la sua la balia Amalia Cuffaro, ormai vecchia, nel 1898, a raccontare di lei ad<br />
una nipote paralitica, per intrattenerla.<br />
Costanza da bambina viene rifiutata dalla madre ma è adorata dal padre, che la preferisce<br />
ai fratelli maschi e che la renderà unica erede di ogni proprietà e dello spirito del casato dei<br />
Safamita. Lei ha i capelli rossi e gli antichi dicono "Pilu russu, malu pilu." 314 , il pregiudizio la<br />
segnerà e lei pagherà questo marchio esteriore di diversità con la solitudine estrema.<br />
Costanza sposerà un marchese spiantato, ma bellissimo, Pietro Patella di Sabbiamena, che<br />
la vorrà solo per la sua dote senza amarla veramente, lei invece lo ama disperatamente, e quando<br />
Pietro morirà improvvisamente a casa della sua amante, correrà a riprenderselo con le calze mezzo<br />
cadute, come la protagonista del racconto di Pirandello, che però era rimasta una contadina e poteva<br />
permetterselo, in un certo modo. Come lei accoglierà <strong>nella</strong> sua casa la donna e il figlio che ha avuto<br />
da Pietro, e questo è l'unico punto di contato con il racconto di Pirandello.<br />
Il romanzo di 322 pagine, diviso in due parti e in 84 capitoli che hanno per titolo<br />
“illuminante” dei proverbi in siciliano, non tradotti perché il siciliano “è entrato nell’italiano”, dice<br />
l’Agnello 315 , grazie anche a Camilleri, e si conclude con L’indice dei personaggi, in cui trovano<br />
posto non solo la famiglia Safamita di Muralisci e la famiglia Sabbiamena, con i loro Amici e<br />
parenti e Preti ma anche le Persone di casa Safamita, cioè uomini e donne, che con le loro famiglie,<br />
vivevano per generazioni parallelamente con la famiglia nobile, stabilendo anche legami di affetto,<br />
come quello della balia Amalia e Costanza.<br />
I tre fratelli Safamita mantengono e accrescono il loro patrimonio grazie anche a delle<br />
speculazioni, acquistano i beni confiscati in seguito alle leggi per la soppressione degli enti<br />
religiosi, contrariamente al resto dell'aristocrazia che non partecipa alle aste per mancanza di soldi<br />
o per paura della scomunica papale. Presto diventarono fra i maggiori proprietari terrieri dell’isola.<br />
Anche Assunta, la loro sorella, come aveva fatto la Ferdinanda de I Vicerè , inorridita per<br />
il comportamento del governo con la Chiesa e con i siciliani, inizialmente acquistava terre a nome<br />
suo o, come prestanome, per conto di conventi femminili, poi continuò ad acquistare per sé e anche<br />
lei accumulò una fortuna. Inoltre, grazie a queste attività filantropiche riuscì ad evitare la scomunica<br />
313 Caputo ,Barbara, «Un "ritratto di signora "in salsa <strong>siciliana</strong>»,Il Mattino,quotidiano di Napoli ,8 settembre 2004<br />
314 Agnello Hornby ,S.,La zia Marchesa, Milano:Feltrinelli,p.32<br />
315 L'Agnello ricorda che suo padre le imponeva di parlare in siciliano con i contadini,quando era in campagna.<br />
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