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I riflessi letterari dell'Unità d'Italia nella narrativa siciliana

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VII. Vincenzo Consolo.<br />

Vincenzo Consolo 294 ,che ama considerarsi “figlio di Verga, l'inventore linguistico per<br />

eccellenza “ inizia a scrivere Il sorriso dell’ignoto marinaio nel 1969, ma lo pubblica solo nel 1976.<br />

Il libro viene subito salutato come “ il rovescio progressista del Gattopardo” 295 da contrapporre<br />

all'immobilismo di Tomasi di Lampedusa .<br />

L'immagine dell'Italia è subito rivoluzionaria, la fidanzata di Interdonato, Catena, ha<br />

ricamato su una tovaglia un'Italia con dei vulcani al fondo, che inizialmente sembravano delle<br />

arance<br />

«Sì,è l'Italia»confermò l'Interdonato. E le quattro arance diventarono i vulcani del Regno delle Due<br />

Sicilie,il Vesuvio l'Etna Stromboli e Vulcano. Ed è da qui,vuol significar Catena,da queste bocche<br />

di fuoco da secoli compresso,e soprattutto dalla Sicilia che ne contiene tre in poco spazio,che<br />

sprizzerà la fiamma della rivoluzione che incendierà tutta l'Italia 296<br />

Si tratta di un vero romanzo politico, pienamente all'interno della linea della <strong>narrativa</strong> storica<br />

<strong>siciliana</strong>, il cui intento è quello di raccontare l'Italia degli anni Settanta attraverso un romanzo<br />

ambientato nel 1860, ai tempi dello sbarco di Garibaldi in Sicilia.<br />

Il romanzo è ricco di materiali testuali eterogenei, come testi documentari, citazioni<br />

ironiche, che spezzano l’organicità del romanzo storico e con essa la pretesa dell’autore di<br />

governarne e spiegarne l’intreccio, insieme alla pretesa di governare la realtà e la storia.<br />

Il romanzo nasce mentre Consolo lavora a Milano e, come Verga, prova uno spaesamento<br />

iniziale per la nuova realtà urbana e industriale, la lontana Sicilia gli appare una pietra di paragone,<br />

un microcosmo nel quelle far riflettere temi e problemi di ordine universale.<br />

Il romanzo storico, e in specie il tema risorgimentale,passo obbligato di tutti gli scrittori<br />

siciliani,era l'unica forma <strong>narrativa</strong> possibile per rappresentare metaforicamente il presente,le sue<br />

istanze e le sue problematiche culturali(l'intellettuale di fronte alla storia,il valore della scrittura<br />

storiografica e <strong>letterari</strong>a,la “voce” di chi non ha il potere della scrittura,per accennarne solo<br />

alcune) 297 .<br />

Il sorriso dell’ignoto marinaio, che Consolo considera un omaggio a Morte<br />

dell'inquisitore di Sciascia, nasce da tre fattori di base: il fascino esercitato dal quadro di Antonello<br />

da Messina Ritratto d'ignoto, che è conservato nel Museo Mandralisca di Cefalù;la rivolta di Alcàra<br />

294 nato nel 1933,santa Agata di Militello, in provincia di Messina in una “isola linguistica” gallo-romanza, abitata da<br />

discendenti di popolazioni lombarda,trasferito a Milano dal 1968,dove diventa consulente editoriale<br />

295 Milano, P.,Un Gattopardo progressista,«L'Espresso»,4 luglio 1976<br />

296 Consolo, Vincenzo,Il sorriso dell’ignoto marinaio,Milano:A.Mondadori,2006,p.53<br />

297 In Lunaria vent'anni dopo,Valencia:Generalitat Valenciana-Universitat de Valencia,p.66<br />

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