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VeneziaMusicaedintorni 48 - RIVISTA COMPLETA - Euterpe Venezia

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Alle Sale Apollinee<br />

un omaggio<br />

a Gino Gorini<br />

di Mario Messinis<br />

Gino Gorini, 1914-1991, era un grande pianista<br />

e un compositore ingiustamente misconosciuto.<br />

<strong>Venezia</strong>no, era stato allievo di Gino Tagliapietra,<br />

a sua volta allievo di Ferruccio Busoni, entrambi<br />

espressione di un gigantismo pianistico tardoromantico.<br />

Gorini non aveva molto a che vedere con questi maestri e<br />

predecessori. Era un artista neoclassico, legato per formazio-<br />

4. 5.<br />

3.<br />

ne a Gianfrancesco Malipiero, con cui studiò, poco piu che<br />

ventenne, alla fine degli anni trenta, al Conservatorio Benedetto<br />

Marcello e di cui eseguì l’intera opera pianistica. Dal<br />

compositore veneziano aveva appreso, nel rispetto dei testi,<br />

a contestare l’esibizionismo degli interpreti. Tutta la produzione<br />

strumentale del Novecento gli era famigliare, convinto<br />

che anche i classici dovevano essere riletti nel segno del-<br />

1. Gino Gorini e Sergio Lorenzi;<br />

2. Gianfrancesco Malipiero;<br />

3. Dmitri Sostakovic;<br />

4. Jakub Tchorzewski;<br />

5. Béla Bartók.<br />

2.<br />

la modernità. L’eccezionale allargamento dei repertori toccò<br />

anche l’intera produzione per due pianoforti e per pianoforte<br />

a quattro mani con la collaborazione prima di Sergio Lorenzi<br />

e poi di Eugenio Bagnoli.<br />

Si dedicò soprattutto tra gli Anni trenta e quaranta alla<br />

composizione. Questa attività è stata riscoperta e valorizzata<br />

da Giovanni Morelli quando il figlio del maestro, Claudio,<br />

donò alla Fondazione Cini il Fondo Gorini. Il grande studioso<br />

aveva già presentato alla Fondazione la Sonata per violino<br />

solo del 1947, scritta a ridosso della Sonata per violino<br />

solo di Bartók, e non meno ardita nella scrittura strumentale.<br />

Uno splendido concerto monografico di indediti e pagine<br />

rare, nel ventennale della morte appena trascorso, si è ascoltato<br />

lo scorso 25 luglio alle Sale Apollinee, nell’ambito del<br />

Festival estivo dedicato dalla Fenice alla Civilta Marciana.<br />

La giovanile Sonata per violoncello e pianoforte del 1938 e<br />

1.<br />

ancora legata all’apprendistato con Malipiero, ma solo qualche<br />

anno dopo Gorini rivela una conoscenza del dibattito<br />

culturale europeo, di Sostakovic e soprattutto di Bartók, dimostrando<br />

qualche affinità con il pensiero del primo Maderna,<br />

del quale era fraterno amico. La Sonata per viola e pianoforte<br />

del 1944 è tra le piu notevoli pagine cameristiche italiane<br />

del tempo: meriterebbe di circolare, al pari del contemporaneo<br />

Quintetto per pianoforte e archi, forse non meno interessante<br />

del celebre Quintetto di Sostakovic.<br />

Esecuzione impeccabile, guidata dal penetrante pianista<br />

polacco Jakub Tchorzewski, affiancato da un giovane e solido<br />

quartetto d’archi statunitense. ◼<br />

concerti<br />

31

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