IL RIDOTTO d i <strong>Venezia</strong> ★ ★ ★ la prima rivista in rete ★ ★ ★ ★ ★ ★ di attualità culturali ★ ★ ★ ★ direttore editoriale - roberto bianchin ★ ★ direttore responsabile - luca colferai ★ ●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉● www.ilridotto.info posta@ilridotto.info ●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉●◉● quello che gli altri non scrivono lo scriviamo noi Pubblicato da «I Antichi» Editori - <strong>Venezia</strong> Registrazione presso il Tribunale di <strong>Venezia</strong> 172/10 n. 3 del 29 gennaio 2010 c.f. p.i. 03631220278
A Ca’ Rezzonico l’opera grafica dei Tiepolo Con «Tiepolo Nero. Opera grafica e matrici incise» arrivano in laguna, dopo essere state esposte al m.a.x.museo di Chiasso e all’Istituto nazionale per la Grafica di Roma, le incisioni dei Tiepolo: i Capricci e gli Scherzi di fantasia di Giambattista e la serie della Fuga in Egitto del figlio Giandomenico. Ma soprattutto, per la prima volta esposte al pubblico, alcune delle matrici in rame che le hanno generate, restaurate dalla massima autorità italiana in materia: il citato Istituto nazionale per la Grafica di Roma. L’interpretazione delle trentacinque acqueforti di Giambattista Tiepolo, divise nelle due celebri serie note come Capricci e Scherzi di fantasia, ha occupato diverse generazioni di critici, eruditi e studiosi dell’arte: vi si ritrovano infatti maghi, satiri, soldati, astrologhi, filosofi, giovani uomini e donne e, immancabile, pulcinella, inseriti in paesaggi con piramidi e are decorate con mascheroni e bucrani, popolati da cani, asini, scimmie, capre, gufi e serpenti, teschi e ossa, e dove addirittura la morte in persona concede udienza. Giambattista, molto richiesto dai grandi dell’epoca per la decorazione delle loro sfarzose residenze con enormi e coloratissimi affreschi celebrativi della propria condizione e delle proprie gesta, realizza in privato queste incisioni, che non erano destinate al mercato. In tali opere, di evidente perizia tecnica e stilistica, Tiepolo esprime al massimo la sua sconfinata Uno Scherzo di Giambattista Tiepolo e una scena della Fuga in Egitto del figlio Giandomenico. di Eva Rico <strong>Venezia</strong> Ca’ Rezzonico fino al 14 ottobre creatività, il suo carattere stravagante e anche la sua immensa erudizione. Questi lavori, di enorme attualità, rispecchiano le inquietudini dell’uomo del suo tempo, in un momento nel quale l’Illuminismo e la ragione convivono con la stregoneria e la magia. Fu il figlio Giandomenico a pubblicare per la prima volta l’opera incisoria del padre dopo la sua scomparsa, e già nel titolarla ci diede la chiave di lettura: Giambattista, facendo uso della sua incredibile immaginazione, riunisce i bizzarri protagonisti delle sue incisioni in maniera appunto capricciosa, scherzosa, fantasiosa. Osservando le opere in mostra emergono elementi ricorrenti come il fascino dell’inesplicabile e del misterioso, un’in- tima riflessione sul declino, un continuo riferimento alla morte, e anche la volontà di esprimere al massimo la propria creatività in opposizione all’accademismo e lontano della retorica autocelebrativa della decorazione di palazzi, ville e chiese. Nella deliziosa serie della Fuga in Egitto poi, se da un lato ancora una volta Giandomenico dimostra la sua bravura come disegnatore anche nella difficile arte dell’incisione, dall’altro si distingue per la delicatezza con cui rappresenta la Sacra Famiglia: una giovane Madonna che appare sempre serena e addirittura sorridente, sostenendo amorosamente il bambino fra le braccia ma dedicando anche teneri sguardi allo sposo, metre Giuseppe fa strada girando continuamente gli occhi per assicurarsi di avere lasciato indietro il pericolo o che gli amati moglie e figlio lo seguano, aiutati e accuditi da solleciti angeli. Ma l’incredibile maestria e inventiva dei Tiepolo si vede soprattutto nelle matrici in rame da poco restaurate: sono immagini spesso direttamente concepite e incise sulla lastra, dove con grande abilità le figure vengono modulate con segni lievi e producono sorprendenti effetti di chiaroscuro e di profondità, dosando saggiamente le morsure dell’acido o facendo più fitto il disegno per catturare maggiore quantità di inchiostro. Oltre ad alcuni esempi delle lastre che danno origine alle Fantasie e agli Scherzi già menzionati, si possono gustare la deliziosa Adorazione dei maghi di Tiepolo padre e un’interessantissima serie di lastre con studi di teste portati a termine dal figlio Giandomenico. La possibilità di confrontare le matrici in rame con le acqueforti costituisce una rara e imperdibile occasione di approfondire lo studio della parte meno nota della produzione artistica dei Tiepolo. La mostra, nata dalla collaborazione delle diverse istituzioni già ricordate in apertura, è stata curata da Lionello Puppi e Nicoletta Ossanna Cavadini, che firmano anche il catalogo edito da Mazzotta. ◼ arte 55
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