VeneziaMusicaedintorni 48 - RIVISTA COMPLETA - Euterpe Venezia
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Palchi e gironi<br />
per i cantautori italiani<br />
È<br />
uscito lo scorso aprile, per i tipi di effequ,<br />
il primo volume che relega all’Inferno, non lascia<br />
certo deserto il Purgatorio e fa assurgere al Paradiso<br />
ben cinquant’anni di cantautorato italiano.<br />
Il coraggioso autore che s’è cimentato nell’impresa è Guido<br />
Michelone, che ha dato alla luce una sorta di commedia<br />
alla Dante Alighieri, con tanto di palchi e gironi.<br />
E proprio come l’Alighieri allora, accompagnato nella sua<br />
Divina commedia<br />
da Virgilio e Beatrice,<br />
così oggi un<br />
nuovo e scanzonato<br />
– è proprio<br />
il caso di dirlo –<br />
scrittore, Lazslo<br />
Kovacs (alter ego<br />
dell’autore), accompagnato<br />
dal<br />
poeta Cecco Angiolieri<br />
e dalla signorina<br />
Francis<br />
Nudella, si inoltra<br />
in una surreale<br />
fiera composta<br />
proprio da Inferno,<br />
Purgatorio e<br />
Paradiso. La abitano<br />
i cantautori<br />
italiani, appun-<br />
to, accomodati<br />
fra cerchi, gironi e<br />
cornici, a seconda<br />
del contributo discograficofornito<br />
alla storia della<br />
di Ilaria Pellanda<br />
guido michelone,<br />
La commedia dei cantautori italiani.<br />
Inferno – Purgatorio – Paradiso,<br />
effequ editore, Orbetello, 2012,<br />
pp. 240, 14 euro.<br />
canzone d’autore nel Belpaese della musica. Un gioco divertente<br />
dove Michelone racconta, tra fiction e saggistica, mezzo<br />
secolo di voci e volti, caratteri e pensieri, da Domenico<br />
Modugno e Fred Buscaglione a Francesco Guccini e Fabrizio<br />
De André (tutti e quattro in Paradiso), da Luigi Tenco (anche<br />
lui nel più celestiale dei cerchi) a Jovanotti, Vasco Rossi,<br />
Claudio Baglioni (relegati all’Inferno) e molti altri ancora,<br />
svelando pregi e difetti di novantanove personaggi tratteggiati<br />
con humor, ironia e teatralità.<br />
«Questo libro è un gioco della memoria su pensieri e parole<br />
– si legge nella premessa di Andrea de Antonio –, su nomi<br />
e cognomi, su canzoni e cantautori. È anche un gioco “sulla”<br />
memoria del passato e del presente, gioco esercitato attraverso<br />
i ricordi, le sensazioni, i ragionamenti, le idee che suscitano<br />
alcuni pezzi e i loro interpreti (sovente essi stessi autori).<br />
Non è un’altra storia della musica leggera nazionale, perché<br />
già molte ne esistono e si correrebbe il rischio di non dire<br />
nulla di speciale, al momento. Questo libro è piuttosto il<br />
tentativo di coniugare Marcel Proust (che diceva che la canzone<br />
– e non solo la musica più “seria” come quella classica,<br />
ad esempio – si ricorda e si ama di più grazie all’immediatezza<br />
del messaggio, ndr), Dante Alighieri e i giochi a premi che<br />
sono andati assai di moda nell’Italietta televisiva di questi<br />
ultimi cinquant’anni, forse non a caso in parallelo ai successi<br />
della cosiddetta “canzone d’autore”». ◼<br />
Emma Dante<br />
e la sua Biancaneve<br />
reale. La regina è nella sua stanza<br />
da letto davanti allo specchio. Si spoglia. Si<br />
«Palazzo<br />
toglie il rossetto facendo le smorfie. Si ammira.<br />
Si guarda di profilo, davanti, di dietro. Lo<br />
specchio la imita in tutto e per tutto».<br />
Comincia così la rilettura che la drammaturga e regista siciliana<br />
Emma Dante fa della favola di Biancaneve nel suo Gli<br />
alti e bassi di Biancaneve, pubblicato la scorsa primavera per<br />
i tipi della Tartaruga, illustrato ancora una volta da Maria<br />
Cristina Costa, che già aveva lavorato con la Dante al libro<br />
Anastasia, Genoveffa e Cenerentola (cfr. vmed n. 41, p. 86),<br />
e divenuto anche uno spettacolo cupo e colorato, divertente<br />
e profondo (presentato lo scorso 9 agosto all’interno del cartellone<br />
dell’Operaestate Festival).<br />
Vi è poi subito il famoso scambio tra la regina – curiosa<br />
di sapere chi sia la più bella del reame – e il suo specchio:<br />
«Dimmìllo ora, forza!», dice la sovrana.<br />
E lo specchio: «Sei bella, bellissima, favolosa, attraente, eccitante,<br />
sexy, meravigliosa, appetitosa, burrosa, voluttuosa,<br />
con le mani lunghe e affusolate ca putissi suonare la settima<br />
di Beethoven… coi capelli ricci e voluminosi, chilometri di<br />
capelli… il culetto sodo, ‘u pigghiassi a muzzicuni stu culu!<br />
La pancia piatta, ‘a<br />
vita stritta, la bocca<br />
rossa, carnosa,<br />
gli occhi grandi…!<br />
E che muscoli che<br />
hai? Miss Olimpia<br />
2012, la forza della<br />
natura in persona!<br />
Sii ‘a megghiu<br />
di tutto il reame!».<br />
Emma Da nte<br />
continua dunque<br />
il suo viaggio nel<br />
mondo delle fiabe<br />
con una nuova interpretazionevisionaria<br />
e crudele,<br />
dove l’alto si fa basso<br />
e il basso si fa alto.<br />
La regina rap-<br />
Emma Dante,<br />
Gli alti e bassi di Biancaneve,<br />
illustrazioni di Maria Cristina Costa,<br />
Milano, La Tartaruga edizioni, 2012,<br />
pp. <strong>48</strong>, 18,00 euro.<br />
presenta l’«alto», il pericolo di un’esaltazione del proprio io<br />
che rende malvagi e chiusi. La sovrana interroga lo specchio,<br />
Biancaneve il suo cuore, e l’invidia che tormenta la matrigna<br />
è tale da farle desiderare di uccidere la rivale. Quando, con un<br />
incantesimo, decide di trasformarsi in una vecchia per offrire<br />
alla giovane la mela avvelenata, eccola diventare altissima,<br />
per poi ricevere però una punizione esemplare che le farà perdere<br />
la memoria e che non le permetterà di ricordare la formula<br />
dell’antidoto. Tutto è sproporzionato, come le cose che<br />
vedono i bambini. C’è uno specchio che riflette sogni e paure,<br />
azioni malvagie e fughe verso la libertà. E un mondo dove<br />
anche i mostri insegnano a crescere.<br />
E se la matrigna rappresenta il rischio dell’esuberanza del<br />
proprio sé, saranno invece i nanetti – «piccoli» minatori<br />
che hanno perso le gambe durante un’esplosione – a costringere<br />
Biancaneve ad abbassare lo sguardo e a essere umile.<br />
Il lieto fine comunque non manca: Biancaneve viene risvegliata<br />
dal suo sogno incantato da un bel principe. E tutti ballano<br />
dalla felicità. (i.p.) ◼<br />
carta canta — libri 77