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VeneziaMusicaedintorni 48 - RIVISTA COMPLETA - Euterpe Venezia

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38<br />

concerti<br />

Il Festival Galuppi<br />

compie diciott’anni<br />

di Ilaria Pellanda<br />

Tutti a <strong>Venezia</strong> conoscono il Festival Galuppi<br />

– I Luoghi di Baldassare, longeva realtà musicale<br />

volta alla riscoperta e la riproposta delle opere<br />

compositive di Baldassare Galuppi, figura di notevole<br />

rilievo ai suoi tempi, poi in parte oscurata<br />

dalla fama del concittadino Antonio Vivaldi.<br />

Quest’anno, nonostante la crisi economica che<br />

tartassa anche il nostro Paese, la rassegna veneziana<br />

si prepara a compiere la maggiore età: il 9<br />

settembre – data d’inaugurazione, che si svolgerà<br />

nella Sala Concerti del Conservatorio «Benedetto<br />

Marcello» di <strong>Venezia</strong> – soffierà le candeline di diciotto<br />

anni di attività, che l’hanno vista collezionare e mettere<br />

in atto proposte da parte di studiosi di tutta Europa<br />

con l’intento di portare alla luce non solo i repertori<br />

inediti di Galuppi ma anche quelli<br />

di altri musicisti.<br />

Fin dai suoi esordi il festival ha ideato<br />

percorsi che rendessero possibile<br />

associare le musiche ai luoghi,<br />

così da proporre una <strong>Venezia</strong><br />

inedita a chi non l’aveva<br />

ancora conosciuta dal e<br />

nel vivo, e una laguna da<br />

riscoprire per coloro che,<br />

cittadini, non avevano<br />

mai trovato l’occasione<br />

di osservarla, assieme<br />

al suo complesso<br />

di isole, con sguardo<br />

diverso.<br />

«I tagli alla cultura,<br />

ahimé, sono sempre<br />

più drastici e inesorabili»<br />

– lamenta<br />

giustamente Alessio<br />

Benedettelli, presidentedell’Associazione<br />

veneziana e direttore<br />

artistico del festival<br />

– «ma anche quest’anno<br />

abbiamo avuto il coraggio<br />

di buttare il cuore oltre la<br />

barricata e realizzare un nuovo<br />

cartellone. Gli anni trascorsi<br />

ci hanno regalato moltissime<br />

soddisfazioni, sia dal punto di vista<br />

della critica che da quello dell’affluenza<br />

di pubblico ai nostri concerti, nonostante<br />

ci siamo trovati a soffrire sempre più a<br />

causa della scure dei famigerati, e già citati, tagli. Di<br />

anno in anno abbiamo sempre cercato di essere propositivi,<br />

aprendo anche delle sottosezioni del festival: alludo ad esempio<br />

alla “Linea verde”, che, in collaborazione con la Fondazione<br />

“Santa Cecilia” di Portogruaro, ha offerto ai giovani la<br />

possibilità di esibirsi su un palcoscenico privilegiato com’è<br />

quello della città di <strong>Venezia</strong>, e magari di farlo la sera successiva<br />

al concerto di un grande artista di fama internazionale;<br />

abbiamo realizzato una sezione centrata sull’opera buffa,<br />

e poi ancora quella dedicata agli Oratori, ai Fondaci, ecc.<br />

Due anni fa abbiamo dato vita a un percorso che ha cominciato<br />

a esplorare la <strong>Venezia</strong> segreta e i suoi giardini, un itinerario<br />

che ha visto il proprio battesimo a Palazzo Minelli Spada,<br />

alla Madonna dell’Orto. Quest’anno andremo a scoprire<br />

lo splendido giardino di Palazzo Franchetti, angolo verde<br />

affacciato sul Canal Grande, ai piedi del Ponte dell’Accademia,<br />

dove, il 15 settembre, ospiteremo l’Ensemble patavino<br />

di ottoni I Similoro, diretto da Vincenzo Montemitro. Realizzeremo<br />

poi una collaborazione molto importante con Palazzetto<br />

Bru Zane che vedrà l’Ensemble Musagete presentare,<br />

il 16 settembre nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice,<br />

un programma dedicato ai Quintetti di Beethoven<br />

e Magnard. Facendo qualche passo in-<br />

dietro, l’inaugurazione del 9 settembre al «Be-<br />

<strong>Venezia</strong><br />

dal 9 settembre nedetto Marcello» vedrà i Virtuosi Veneti im-<br />

al 30 ottobre pegnati in una serie di Concerti di Galuppi. La<br />

peculiarità della serata sarà quella di poter ascoltare<br />

alcuni fra coloro che, in anni diversi, sono<br />

stati allievi del Conservatorio veneziano. Quest’anno inizierà<br />

inoltre un nuovo ciclo, “Le voci sull’acqua”, che presenterà<br />

musiche corali di varia provenienza. Avremo il Coro<br />

Latomas, compagine tutta al femminile che<br />

Diana D’Alessio dirigerà ancora una volta<br />

nelle Sale Apollinee accompagnata<br />

dal Quartetto Leggio; vi sarà poi il<br />

Coro polifonico Amurianum, diretto<br />

da Franco Salvadori, che il<br />

22 settembre suonerà sull’Isola<br />

del Lazzaretto Nuovo<br />

“Il Teson Grande” per<br />

un concerto che, così come<br />

quello che si svolgerà<br />

a Palazzo Franchetti,<br />

sarà totalmente gratuito.<br />

E anche per quanto<br />

concerne l’evento<br />

inaugurale del 9, ai veneziani<br />

verrà data la<br />

possibilità di accedere<br />

in sala senza pagare.<br />

Sempre nell’ambito<br />

del progetto “Le<br />

voci sull’acqua”, l’ultimo<br />

coro in cartellone<br />

sarà quello dei Cantori<br />

<strong>Venezia</strong>ni, il 13 ottobre,<br />

che la D’Alessio<br />

dirigerà nel Salmo xxxvi<br />

di Benedetto Marcello. Sarà<br />

inoltre presente al festival<br />

l’Ensemble vocale De’ Caracci,<br />

che, diretto da Paolo Faldi<br />

alla Scuola Grande di San Rocco<br />

il 29 settembre, presenterà in prima<br />

mondiale un inedito di Galuppi: si<br />

tratta della Passione Secondo San Giovanni,<br />

alla quale seguirà lo Stabat Mater di Scarlatti.<br />

Il 30 settembre, nuovamente nelle Sale Apollinee,<br />

ospiteremo un’orchestra tutta formata da bambini: si<br />

tratta dei piccoli allievi del Conservatorio “Cesare Pollini”<br />

di Padova, detti i “Pollicini”, che presenteranno musiche di<br />

Brahms e Bizet; e il 3 ottobre si potranno ascoltare il violino<br />

di Dora Bratchkova e il pianoforte di Aldo Orvieto, i Russian<br />

Masters, in un concerto che avrà in programma musiche<br />

di Shostakovich, Stravinsky e Prokofiev». ◼<br />

Baldassare Galuppi tra il 1770 e il 1780.

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