VeneziaMusicaedintorni 48 - RIVISTA COMPLETA - Euterpe Venezia

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34 concerti Al Festival Monteverdi-Vivaldi due «stromenti venetiani» dimenticati di Alberto Castelli La convergenza tra i cartelloni del Festival Monteverdi-Vivaldi 2012 e del Pre- festival «Lo spirito della musica di Venezia» (cfr. vmed n. 47, p. 17 e pp. 32-33 di questo numero) – convergenza nata da una sinergia di eccellenza, quella tra il Venetian Centre for Baroque Music e il Teatro La Fenice – torna a far risuonare la musica barocca veneziana alle Sale Apollinee del Gran Teatro veneziano. Dopo il successo del doppio appuntamento – 20 e 21 luglio appena trascorsi – dedicato alla Canzone da Battello e alla barcarola tra Sette e Novecento, con i concerti di inizio settembre il centro dell’attenzione si sposterà sul versante strumentale, con un’indagine a tutto tondo intorno a due stru- menti-principe nella Venezia tra Sei e Settecento, il cornetto e il violoncello, la cui fortuna fu successivamente oscurata dallo straripante successo della pratica e della letteratura violinistica. Il primo appuntamento sarà quello di lunedì 3 settembre alle 21.00, che vedrà il violoncellista Francesco Galligioni (già applaudito interprete, assieme all’ensemble L’Estravagante, del concerto svoltosi in Punta della Dogana lo scorso 1 luglio), accompagnato dal violone di Paolo Zuccheri e dal clavicembalo di Roberto Loreggian, interpretare alcune tra le più belle sonate per violoncello e basso continuo di Antonio Vivaldi (da segnalare il cameo cembalistico di Loreggian, che la stessa sera proporrà il vivaldiano concerto op. 3 Venezia Sale Apollinee del Teatro La Fenice 3 settemre, ore 21.00 6 settembre, ore 21.00 12 settembre, ore 18.00 Venezia Palazzo Pisani Moretta 5 settembre, ore 21.00 n. 3 nella versione per tastiera che ne fece Johann Sebastian Bach). Il concerto di giovedì 6 settembre, sempre alle 21.00, darà invece la possibilità al pubblico del Festival Monteverdi- Vivaldi di ascoltare Jean Tubery (sempre con Loreggian al continuo), considerato oggi il più grande virtuoso di cornetto al mondo. Il programma, dal suggestivo titolo «Il cornetto della Serenissima: uno “stromento veneziano” dimenticato», riunirà in un’ampia antologia Canzoni, Sonate, Balli, Madrigali e Mottetti diminuiti di Girolamo Della Casa, Andrea e Giovanni Gabrieli, Giovanni Bassano, Giovanni Battista Riccio, Giovanni Battista Fontana, Giovanni Picchi e Biagio Marini. L’ascolto non sarà pura- mente musicale: per l’occasione, infatti, Tubery illustrerà ai presenti in sala le caratteristiche principali di uno strumento e di un repertorio che – perlomeno fino alla grande peste del 1630 – ebbero a Venezia un ruolo di primissimo piano. L’incontro di mercoledì 12 settembre, previsto per le 18.00, completerà il mini-cartellone barocco alla Fenice con l’incontro con Claudio Cavina, uno tra i più affermati specialisti della musica di Monteverdi e Cavalli che condividerà con il pubblico la propria esperienza di interprete del repertorio barocco veneziano. A margine degli appuntamenti strumentali alle Sale Apol- linee va ricordato il concerto di mercoledì 5 settembre alle 21.00 a Palazzo Pisani Moretta con uno tra i giovani direttori emergenti per il repertorio barocco, Leonardo García- Alacórn (già sul podio della Fenice lo scorso autunno per Acis e Galatea di Händel), che accompagnerà il soprano Mariana Flores in una selezione di arie di Frescobaldi, Barbara Strozzi, Cavalli e Händel. (Info: www.vcbm.it; e-mail: contact@vcbm.it; tel. 041 5227325. Biglietti: concerti €10-20; incontro del 12/9 a ingresso gratuito). ◼ A sinistra:Leonardo García-Alacórn. Al centro: Jean Tubery. A destra: Francesco Galligioni.
Ancora concerti per il Venetian Centre for Baroque Music sono i teatri di musica a dar principio con una pompa e splendore incredibile, «Primi punto non inferiore a quanto si pratica in diversi luoghi dalla magnificenza de’ principi, con questo solo divario che, dove questi lo fanno godere con generosità, in Venezia è fatto negozio […]». Le Memorie teatrali di Venezia di Cristoforo Ivanovich costituiscono una testimonianza preziosa della vita teatrale della città lagunare. All’altezza del 1681, anno in cui il canonico dalmata di San Marco dedicò l’opera ai fratelli Grimani, Claudio Monteverdi era scomparso da trentotto anni, Francesco Cavalli da un lustro, Antonio Sartorio da appena pochi mesi; ma il sistema-opera che ciascuno, pur a titolo diverso, aveva contribuito a istituire e alimentare – a partire dal fatidico Carnevale del 1637, che, con l’allestimento dell’Andromeda di Manelli e Ferrari al Teatro di San Cassiano, aveva segnato la nascita dell’opera in musica come impresa – godeva di ottima salute. Al vivido affresco del «trascorso istorico» dell’Ivanovich, il Festival Monteverdià-Vivaldi 2012 «I Furori della gioventù» (cfr. p. 34) fornirà una puntuale corrispondenza musicale con gli ultimi tre concerti in cartellone, dedicati all’opera veneziana. A partire da venerdì 14 settembre alla Punta della Dogana (ore 21.00), quando Les Musiciens du Paradis riporteranno alla luce In alto: l’Ensemble Scherzi Musicali (foto di Philip Van Ottegem). Sopra: l’Ensemble Gene Barocco. Venezia Punta della Dogana 14 settembre, ore 21.00 Venezia Sala degli specchi di Ca’ Zenobio 15 settembre, ore 21.00 Venezia Ca’ Zen 16 settembre, ore 21.00 alcune tra le più belle scene tratte da due Orfeo: la celebre partitura di Monteverdi del 1607 e quella assai meno praticata di Sartorio, tenuta a battesimo il 14 dicembre 1672 al Teatro San Salvatore a Venezia, che al perfetto equilibrio tra dramma e musica (sulla linea Monteverdi-Cavalli) somma una scrittura vocale che anticipa in larga misura lo stile virtuosistico dell’opera del Settecento. Il concerto è realizzato in collaborazione con la Fondazione François Pinault e con il Festival Les Promenades Musicales (Calvados – Basse Normandie). Sabato 15 settembre alle 21.00, la straordinaria cornice della Sala degli specchi di Ca’ Zenobio ospiterà il ritorno a Venezia (patrocinato dal Muziektheater Transparant di Anversa) dei giovani musicisti dell’Ensemble Scherzi Musicali, compagine che proprio al Collegio Armeno aveva inaugurato le attività del Venetian Centre for Baroque Music lo scorso anno. All’Ensemble belga diretto dall’eclettico Nicolas Achten (clavicembalista, tiorbista, liutista, arpista baritono e direttore, nato a Bruxelles nel 1985) il Festival Monteverdi-Vivaldi ha affidato il compito di ridare voce ai personaggi di alcune tra le più importanti opere di Cavalli: Didone (1641), Giasone (1649) e Calisto (1652), esempi insuperati del genio veneziano espresso nel neonato genere dell’opera «pubblica». Per il concerto finale di domenica 16 settembre, ospita- to, sempre alle 21.00, al piano nobile di Ca’ Zen, il festival guarderà invece alle conseguenze settecentesche dell’opera di Monteverdi e Cavalli, dando carta bianca a Giuseppina Bridelli, vincitrice del primo premio al vi Concorso di Canto barocco di Vicenza. Insieme ai musicisti del Gene Barocco, già applauditi interpreti del concerto dello scorso 6 luglio a Palazzo Zorzi, il giovane mezzosoprano italiano canterà un programma interamente dedicato a Vivaldi. (Info: www.vcbm.it; email contact@vcbm.it; tel. 041 5227325. Biglietti: €10-20). (a.c.) ◼ concerti 35
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