01.06.2013 Views

Vite contadine - Inea

Vite contadine - Inea

Vite contadine - Inea

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Noi senza documenti<br />

Incontro Mohamed alla stazione di Isola della Scala, dove arriva con<br />

una Mercedes bianca di grossa cilindrata. È lo stesso modello del suo socio,<br />

un’auto che chiaramente per molti, in Marocco, come in Italia, rappresenta lo<br />

status symbol di un certo benessere.<br />

«Aleikum salaam» mi risponde sorridendo dal finestrino abbassato, sorpreso<br />

del mio saluto in arabo. Ha la faccia serena, ma stanca, probabilmente<br />

provato dal digiuno dell’ultimo giorno di Ramadan. Mi guida nella sua<br />

azienda, nella Bassa veronese, un’area dominata da grandi colture di cereali<br />

e riso, tipiche della pianura padana, come la nebbia che, dalle sei in avanti,<br />

sembra di essere dentro a un bicchiere di acqua e anice 1 .<br />

Sotto il capannone bianco sono seduti due dei suoi operai, anch’essi marocchini.<br />

Ascoltano la nostra discussione senza intervenire. «Ora che c’è il<br />

Ramadan, la mattina iniziamo alle otto e finiamo alle dodici. Quando c’è la<br />

frutta cominciamo a lavorare alle sei e finiamo alle undici, poi lavoriamo altre<br />

due ore di pomeriggio», specifica Mohamed.<br />

Sono indubbiamente fortunati a lavorare con un marocchino, un datore<br />

di lavoro italiano difficilmente adotterebbe un orario di lavoro più leggero<br />

durante il Ramadan. Hanno sguardi dimessi e provati, ben diversi da quelli<br />

del giorno successivo, quando in piena attività e con sorrisi distesi rispondono<br />

agli auguri per la aid el fitr, la festa della interruzione o festa piccola, seconda<br />

festività religiosa più importante della cultura islamica, che celebra la fine del<br />

mese lunare di digiuno.<br />

Mohamed Najji è nato nel ’61 a Beni Millal, una città tra Casablanca e<br />

Marrakech, al centro dell’asse viario che collega le grandi città imperiali<br />

del Marocco e rinomata a livello nazionale per la produzione delle arance.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!