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:, \p Stenterello. Guarda guarda, che rabbia! Elisa. Egli, senz' altra cura, Sciolto, alla sua ventura Sia lasciato. Stenterello. Hcco quel Senza -fiato, (vede Simone) Ben visto, pezzo duro ! Ariodante. Il tempo è ornai maturo All' ore liete. Yojaltri due sarete Prove ai nostri sponsali. Stenterello. Ma, d<strong>it</strong>e ! de' boccali Se ne beve ? Ariodante. Facciam la cosa in breve. Parlate su al momento: Di ciò siete contento, Sior Ambrogio ! Stenterello. Parla, o vecchio barbogio, Fai come il tuo Simi Simone. Adesso la ragione Anch' io la intendo. Ambrogio. Io la ragion comprendo; E acconsentir prudenza. Potete in mia presenza Anzi sposarvi. Stenterello. Si, e anch' io potrò larvi Un briciolin di lume E andar sotto il pattume A udir 1' odore (sic). — .SO 568 57* 580 $84 J05 J92
Ariodanle. Elisa. Stenterello. Elisa. Ariodanle. Stenterello. Callnlte. O mio felice amore, Deh ! in questa man riposa. Ed io la man di sposa To ! to ! povero Ecco, ti reco. cieco, Guarda come ci vede ! La se li porge il piede E non la mano. Il cielo non invano Noi due facea sperare : Si, volle consolare 596 600 Alfìn due amanti, 604 Quali saran costanti Insiem fino alla morte: Non è ver, mio consorte ? Sì, mia cara ! 607 Tu a partir ti prepari Da questa terra lungi, (dice a Callnlte) Sì, sì, vanne a far fungi, Brutto muso ! Con chi si sia mi scuso, Se mal féi la mia parte. Io non sono dell' arte 612 Della scena. 616 A questa udienza piena Compatimento chiedo. M' inchino e il mio congedo Intanto prendo. 620 Si
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