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Mencio. Beo. Mencio. Il: . Mencio. Beo. M< ncio Beo. Mencio. Ti pensi sia unn gatta Cli mpra* innel sacco T' inganni, ade di \\.\cc^ ! Mangia, sai ! Questo già lo pensai: Aggiustiamoci on pòe. < )ra t' aggiustoròe ! C poa dote. ( ) quanta ? Ec( te, Che drento ci contiene Quel popuin di bene Che ti dòe. Mo", che la leggi un pòe ! C è qualche abbreviatura. Intendo ogni scrittura. Ascolta e atteni « A dì milleottocento — 1 A « Dicci, 1' otto di maggio, te Beo di ( raggio « Fé' lo scritto, « In presenza di Betto, « Che testimone è stato, c< Per quanto è stritolato « In questo foglio. Eccolo il primo imbrog] Stipulato avei a dire ! Io lo volevo dire, C'è o 580 592 96 faOO lA# s £
zcu. SU1 3 ? Maic io. Me ìic io. Beo. Mencio. Beo. Mencio. Beo. Mencio. PuO. Mencio. Beo. Mencio. Beo. Mencio. Diremo in primo loco: Il letto della soia Il letto e le Untola, Sior lettore ! Yi;t ! per il primo erore Si deve perdonare : E meglio a compitare Abbadeiòe. Dunque sentiamo un pòe ! Eh ! La madia, un catarctle... La madia e un canterale, vien Sbalordito ! eh' 'un ho dormito E son cosi cosie. O dunque attendi lie, A dir che viene. Adesso dirò bene : Una cassa alla peggio.. . Vn.x cassa e un laveggio ! Anco una sfregia. Per méne dice teglia. La branca ci sarà. Le corna di tu' pa' ! Ci dice panca. Qui si che non ci manca !... Ah ! e' è il naso bistorto. ( )li va a fa' 1 cascami >rt< i ! Non più fretta ! ••a/à 608 612 616 620 624 62S 6; 2
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Guido. Se mia figlia è contenta, i
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