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à Armando Ugo. Gii[voi. Ugo. Ugo e Gilfr Armando. Ugo e Gilfr oi. Tu resta pure, o sire, Gisella. Armando. Gisella. I/V- , Xoi, C Ji uro con questo brando Dargli morto. Ma voi, quanto sia 1' Non potete sapere : Lo vidi io nelle schiere Zittati ! Ah Dei nemici. ! cosa dici ? Fosse pur Marte fiero, Di morte, Ugo, l'altero, Sol lo sfida. Tu in mio brando confida, (al re) Gilfroi, col re tu resta (a Gilfroi) Ch' io vo J a prender la testa Di quel Marte. Anch' io vo' essere a parte Ugo, a si eccelsa lode. Pria, ad affrontar quel prode, A me si aspetta. re, partiamo in fretta. Anch' io bramo venire. Con Gisella. (Andate, o gente fella, (da se) Pur tutti alla malora !) Andiam, che tarda è l'ora, (patte) Invitti eroi ! (partono) Dio dei cristiani, voi Fate quei due pagani - i 5 s - [304 1308 1 5 16 I X20 13 2 4 1328
Sian morti per le mani Di Gerniero. Il suo caro scudiero Vo, pronta, a sprigionare : Con lui desio di andare Fino al porto. (Parie) Gerniero. Gisella, ah mio conforto, Dolcezza del mio cuore : Deh vieni ali* amatore Che ti adora ! Pure e già scorsa un'ora Che in carta ho dichiarato, Dallo scudier mandato A te, mio bene. Chi a questa volta viene? Gilfroi, Ugo ed Armando... Nudo hanno in mano il brando. Oh che stupore ! Gran Dio, dammi valore Da riportar vittoria, Lasciar degna memoria Di mio ardire. Possa P empi punire ! Tutti i tre. Siei morto o prigioniero ! Gerniero. Con questa spada spero Far difesa. Ugo. L' ultima tua contesa Sarà questa, o fellone! 1332 1336 1340 1344 1348 1352 1356 tyu xmi 1 139 —
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